Brinzio: Castagna d’oro per Vanini, a Fusaro la cittadinanza onoraria

Da sinistra Massimo Fusaro, Roberto Piccinelli e Emilio Vanini

BRINZIO – E’ Emilio Vanini la Castagna d’oro 2022. La terza edizione dell’ambito riconoscimento istituito due anni fa dall’amministrazione comunale è stato assegnato, nel giorno della Festa della Repubblica, all’unanimità dai componenti del consiglio comunale a colui che è stato definito “anima e cuore delle iniziative brinziesi”.

Anime e cuore del Brinzio

Egli è stato infatti il grande protagonista della storia della “capitale” del parco regionale del Campo dei Fiori. Visibilmente emozionato, oggi, nel giorno in cui si ricorda il settantaseiesimo anniversario della proclamazione della Repubblica, ha ricevuto, nel corso di una cerimonia svoltasi nel parco “Tonino Piccinelli”, dalle mani del sindaco, Roberto Piccinelli, la spilla d’oro disegnata da Sabrina Van Hoften e realizzata dall’orafo varesino Giuseppe Arrighi che riproduce il tipico frutto autunnale delle selve che circondano il borgo.

Ricordando «alcune folli iniziative» attuate negli anni Ottanta insieme all’attuale primo cittadino», Vanini ha voluto condividere la prestigiosa onorificenza «con molta gente del paese. In alcune occasioni – ha aggiunto il premiato – ho avuto delle idee che, solo con la collaborazione di tutti si sono trasformate in autentici successi». E ha poi concluso: «Voglio ricordare che a metà degli anni Ottanta quando, con Roberto Piccinelli, avviammo la raccolta degli attrezzi per realizzare la rassegna dedicata alla civiltà contadina bussammo alle porte di tutte le case del paese e nessuna di esse rimase chiusa». Settantasette anni, di cui ventotto trascorsi alle dipendenze del Credito Varesino prima e, successivamente, della Banca popolare di Bergamo-Credito Varesino, Emilio Vanini è stato l’uomo di fiducia di don Serafino Faletti, parroco del paese per oltre quarant’anni fino al 1996.

L’assegnazione della “castagna” a Vanini era un atto dovuto e non più rinviabile da parte della comunità brinziese. Presidente della Pro-loco, della biblioteca civica e della Cooperativa popolare di consumo, nel corso degli anni ha, tra l’altro, ideato ed organizzato la rassegna “Brinzio in cornice” all’interno dei vari cortili del paese, la mostra fotografica dedicata al centenario di fondazione della Federazione ciclistica italiana che vide la partecipazione, nel 1985 alla vigilia della Tre Valli Varesine, alla cerimonia di inaugurazione di Alfredo Binda e di numerosi rappresentanti federali guidati dal presidente Agostino Omini e dal commissario tecnico della Nazionale maschile, Alfredo Martini.

Le iniziative promosse

Impossibile dimenticare inoltre il suo impegno determinante per la realizzazione in paese del Museo della cultura rurale prealpina inaugurato nel 2008 nella sede donata da padre Giacomo Piccinelli, il missionario comboniano originario di Brinzio scomparso due anni fa in Salvador. Infine, per completare il ritratto della “Castagna d’oro 2022” occorre ricordare che egli ebbe un ruolo importante nel trasferimento in paese del traguardo dell’annuale Sagra della Madonnina del Brinzio e che, quattro anni fa, con la moglie Maria, in occasione del loro matrimonio, fu protagonista di una puntata della trasmissione “Non ho l’età” di Rai 3.

La cittadinanza onoraria

Nel corso della cerimonia, coordinata da Carlo Piccinelli con alcuni intervalli musicali eseguiti alla tastiera da Gabriele Cardano, è stata inoltre conferita la cittadinanza onoraria a Massimo Fusaro, medico del paese per oltre ventotto anni dal 1993 fino allo scorso anno. A tredici giovani, Lorenzo Bonina, Ilaria Bonometti, Alessia Borello, Claudia Codogno, Ilaria Fidanza, Giulia Frigo, Federico Maccianti, Martina Mastroieni, Filippo Neri, Cecilia Ossola, Stefano Piccinelli, Riccardo Sacrestano e Stefano Scarcella, che hanno raggiunto la maggiore età, l’amministrazione comunale ha regalato una copia della Costituzione, una penna, la bandiera italiana e una coccarda tricolore perché, come ha sottolineato il sindaco, «a loro consegniamo idealmente il futuro della nostra Brinzio, come fecero i nostri padri settantasei anni fa quando, con fiducia illimitata consegnarono a noi l’Italia democratica e le regole per una buona convivenza civile».