Busto, 180mila euro per il Distretto del commercio. «Per ripartire»

BUSTO ARSIZIO – Saranno i commercianti stessi a indirizzare i 180mila euro del finanziamento regionale per i Distretti del commercio. Il bando per la distribuzione dei fondi (100mila euro in contributi diretti ai negozi, 80mila euro al Comune per iniziative a favore del commercio) verrà avviato nel mese di settembre sulla base dei risultati di un questionario in distribuzione da oggi, 31 luglio. «Nessuna città ha fatto così tanto per sostenere i commercianti con l’esenzione di cinque mesi di Tari e della Tosap fino a fine anno – affermano gli assessori al commercio Manuela Maffioli e al bilancio Paola Magugliani – ora vogliamo andare oltre».

Il bando regionale

I fondi, in tutto 180mila euro, sono stati assegnati al Duc di Busto Arsizio nell’ambito dell’iniziativa di Regione Lombardia “Distretti del commercio per la ricostruzione economica territoriale urbana”. Ora tocca al Comune, ente capofila del Distretto, definire le modalità di distribuzione dei 100mila euro destinati agli esercizi commerciali e di artigianato di servizio che rientrano nel perimetro del Duc. «Il primo passo è il questionario, un’indagine conoscitiva – spiega la vicesindaco e delegata allo sviluppo del territorio Manuela Maffioli – è prioritario mappare gli investimenti che ciascun esercente ha fatto, sta facendo e farà per rilanciarsi dopo l’epidemia. Non ci accontentiamo della sopravvivenza del commercio a Busto ma intendiamo portarlo a stare in salute».

Il bando comunale

In tutto venti domande, che spaziano dagli investimenti ai finanziamenti, dalle spese per la sicurezza anti-Covid all’accesso agli ammortizzatori sociali. Il questionario, spiega il direttore di Ascom Francesco Dallo, verrà distribuito «a partire dalle prossime ore (del 31 luglio, ndr) in modo capillare. Diamo tempo una settimana per rispondere. L’esito del questionario permetterà non solo di modulare i contenuti del bando, ma anche di darci una fotografia completa della situazione, un documento preziosissimo per percepire la reale condizione dei commercianti». Il bando vero e proprio verrà poi aperto attorno alla metà di settembre, con scadenza entro fine anno.

Il ruolo del Distretto

«È una ripartenza e una scommessa sul futuro – spiega l’assessore al bilancio e all’attrazione risorse Paola Magugliani – che si inserisce in una progettualità che continua nel tempo. Il riconoscimento di Regione Lombardia è notevole perché premia la storicità e l’importanza di questo distretto come volano dell’economia del territorio». È il quarto bando a cui partecipa il Duc bustocco: «Ancora una volta nella direzione di una città intelligente, resiliente e sicura – sintetizza il presidente di Ascom Busto Rudy Collini – il valore aggiunto del Distretto, storicamente riconosciuto tra i più performanti di tutta Italia, è quello di mettere insieme pubblico e privato. Ora più che mai è fondamentale essere uniti, e non muoversi in modo dispersivo». E il vicepresidente di Ascom Gaetano Spinola invita ad essere «orgogliosi del Distretto, del comitato commercianti centro e di un’amministrazione attenta».

«Uniti per affrontare le sfide»

Un appello raccolto dal presidente del Distretto urbano del commercio Matteo Sabba: «Dopo aver bloccato progetti e idee per il lockdown, per noi è iniziata la fase più complicata, ricucire il tessuto commerciale per essere uniti per affrontare questa sfida e quelle degli anni a venire. Come il 2 maggio, quando in piazza eravamo tanti che parlavano con una sola voce. Busto ha un tessuto molto forte e dinamico che vuole avere spazio e voce in capitolo, perché dove ci sono attività la città vive meglio, è più sicura e più pulita. Questo bando è un primo mattoncino, ma Busto deve sfruttare meglio la propria posizione strategica tra Malpensa e Milano». Ma ci sono tante altre azioni in vista, a partire dall’approvazione in giunta, attesa per lunedì 3 agosto, della rinnovata convenzione tra Comune e Duc, con uno stanziamento di 50mila euro. Senza dimenticare le iniziative per un centro vivo, dai tavolini agli appuntamenti culturali per far arrivare le persone in centro, fino allo shopping “tax free” a cui già molti commercianti stanno aderendo.

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