Busto, 38 negozianti: Non toccate le piazze Trento e Garibaldi. «O chiediamo i danni»

BUSTO ARSIZIO – «Non toccate la viabilità in Piazza Garibaldi e in piazza Trento Trieste». È l’appello firmato da 38 commercianti della zona, che scrivono al sindaco Emanuele Antonelli (e per conoscenza ad assessori, consiglieri e associazioni di categoria), per chiedere che «tutto rimanga come è ora, come è da sempre». Annunciando di essere pronti a «chiedere i danni» nel caso in cui eventuali modifiche provochino effetti negativi per i negozi che si affacciano sulle due piazze. Se c’è qualche ritocco da fare, «sarebbe il caso di sistemare le due piazze in maniera decorosa, come ora non sono».

Il dissenso dei negozianti

«In momenti di estrema difficoltà economica, come quello che stiamo vivendo, con in gioco addirittura la sopravvivenza – non è retorica purtroppo – si vorrebbe, da parte di chi ha il momentaneo potere, la sensibilità di capire che chi lavora va lasciato tranquillo» scrivono i negozianti di piazza Trento e Trieste e di piazza Garibaldi nella lettera indirizzata al primo cittadino. Il cui scopo, spiegano, è «esprimere dissenso» in merito alle ipotesi di «correzione della viabilità, riduzione dei parcheggi e quant’altro comporta il progetto in atto». Nel mirino, in particolare, le ipotesi di allargamento della zona pedonale delineate nel piano urbano del traffico, ma anche la proposta di Busto al Centro nell’ambito delle osservazioni al piano urbano del traffico e le aperture sulle pedonalizzazioni dell’assessore alla viabilità Max Rogora.

«Il traffico scorre bene»

I commercianti chiedono, in sostanza, che «tutto rimanga come è ora, come è da sempre». Perché «da anni il traffico scorre bene nelle due piazze, e non vi è motivo alcuno per volerlo modificare». Anzi, rimarcano i negozianti delle due piazze, «è dimostrato che dove ciò è avvenuto è stato assolutamente negativo per le attività commerciali. Pertanto, come già espresso, ci opponiamo, pronti ad impugnare questa pratica per eventuali danni economici». Con un “post scriptum” per «chiedere che le due Piazze vengano sistemate in maniera decorosa, come ora non sono, anche per quanto riguarda l’illuminazione di Piazza Trento e Trieste».

Le pedonalizzazioni mancate

Da anni peraltro si parla, senza arrivare mai al “dunque”, della pedonalizzazione parziale delle due piazze delineata anche all’interno del piano urbano del traffico. Sono previste, da un lato, la semichiusura di piazza Trento e Trieste, lasciando solo il transito all’esterno del Monumento ai Caduti (e non più come se fosse una rotatoria) – ipotesi tracciata fin dal tempo del trasloco della stele da piazza Vittorio Emanuele – e dall’altro la chiusura del tratto di piazza Garibaldi dove c’è la fontana, senza più consentire il transito delle auto tra via Galilei e via Daniele Crespi.

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