BUSTO ARSIZIO – Lo spettacolo della discesa dall’autogru, srotolando il tricolore, da parte dei Vigili del Fuoco del reparto Saf – con il sottofondo dell’inno di Mameli cantato dal coro Voci del Rosa – ha chiuso la giornata di celebrazioni per i 70 anni della sezione varesina dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco (Anvvf), che si è tenuta oggi, 18 giugno, in piazza Santa Maria. Tutti con il naso all’insù in una piazza gremita, alla presenza di molte autorità ma anche di tanti amici e tanti volontari dal cuore grande che rendono grande questa associazione.
L’appello del Comandante
A Varese siamo un po’ meno di quelli che dovremmo essere e l’associazione ci dà un grande aiuto il tributo del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Mario Abate, che ricordato le preziose attività svolte da Anvvf, dal supporto sociale a quello nelle caserme, dalla cura dei musei e dei mezzi storici alla formazione e informazione nelle scuole. Lo spirito rimane lo stesso anche quando un vigile del fuoco va in quiescenza – sottolinea il comandante – ma quando la tecnica si unisce al grande cuore del volontario, si raggiungono vette altissime. E auspichiamo che il Dipartimento dia ai volontari mezzi e risorse idonei per svolgere il loro lavoro. Subito il sindaco Emanuele Antonelli ha raccolto l’appello di Abate: Diamoci da fare. E poi ha aggiunto: Ieri ero dalle Crocerossine, oggi qui dai Vigili del Fuoco: due giornate con quelli che sono i nostri “angeli custodi”, insieme alle forze dell’ordine. Cosa può volere di più un sindaco? Con loro mi sento tranquillo per quello che fanno tutti i giorni. Quelli di Anvvf fanno tanto e sono amati, inutile chiedersi il perché. Un tributo all’orgoglio e al cuore grande dell’associazione è arrivato da Stefano Candiani, già sottosegretario con delega ai vigili del fuoco.
Parata di autorità
Il secondo tentativo è stato quello buono, dopo il rinvio causa maltempo di domenica 4 giugno. Nella piazza di Busto c’erano i percorsi e le attività dell’Accademia di Pompieropoli per i più piccoli ma anche elmetti e mezzi storici in esposizione, il clou però è arrivato nel pomeriggio con le premiazioni e la discesa dal campanile. «Ci siamo rifugiati nella chiesa di Sant’Antonio per il troppo caldo» ammette il presidente onorario Riccardo Comerio, affiancato dal presidente Giacomo “Mino” Ferrario. Alla loro chiamata per celebrare i 70 anni dell’Associazione hanno risposto in tanti. A partire dal “padrone di casa”, il Prevosto monsignor Severino Pagani, e dal sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli. Presente insieme ai colleghi primi cittadini Mirella Cerini (Castellanza) e Franco Zeni (Cavaria con Premezzo) e ai rappresentanti delle amministrazioni di Gallarate (il vicesindaco Rocco Longobardi), Cassano Magnago (la vicesindaco Luisa Savogin) e Ferno (l’assessore Matteo Piantanida), oltre al deputato Stefano Candiani, all’assessore regionale alla cultura Francesca Caruso e ai consiglieri regionali Emanuele Monti e Samuele Astuti, mentre per il mondo delle imprese erano presenti il presidente di Camera di Commercio di Varese Mauro Vitiello, il presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi e il presidente di Confcommercio Ascom Busto Rudy Collini. Con loro sono stati premiati anche il Rotary Malpensa, presieduto da Antonio Locati, e il Gruppo Saf (Speleo Alpino Fluviale) dei Vigili del Fuoco di Varese. E ancora, i nipoti del fondatore di Anvvf Varese Carlo Angioletto Marcora e Paolo Milani, l’artista Silvio Crespi e tutti coloro che hanno collaborato all’evento, il coro alpino Voci del Rosa, la presentatrice dell’evento Chiara Milani, il fornitore degli elmetti Claudio Masina e la coordinatrice regionale di Anvvf Lucia Buizza.
Il quadro
La cerimonia è stata l’occasione per presentare la litografia commemorativa del 70esimo, a cura del pittore bustocco Silvio Crespi, riprodotta in mille copie firmate dall’autore: «Raffigura il Sacro Monte, simbolo che avevamo già utilizzato in occasione del 50esimo per il raduno nazionale a Viggiù, il Santuario di Santa Maria in onore a Busto Arsizio, città in cui siamo nati, e la nostra patrona Santa Barbara» spiega Riccardo Comerio.
