Busto, al Tessile sfilata di moda inclusiva per “comprare casa” alle Cuffie Colorate

BUSTO ARSIZIO – Al Galà della Moda di Amitié Sans Frontieres sfileranno anche tre modelle disabili di Anffas. Una vera passerella inclusiva, quella di sabato 15 aprile nel salone delle feste del Museo del Tessile di Busto Arsizio (dalle 18, con visita al museo): il ricavato della manifestazione andrà per i due terzi all’Anffas di Busto Arsizio, che girerà i fondi alle Cuffie Colorate, e per un terzo alla campagna dell’ONU a sostegno dei profughi afghani e ucraini.

Passerella inclusiva

In passerella – con le modelle dell’Accademia Silvana Monti di via Guerrazzi a Busto Arsizio che organizza la sfilata con gli abiti realizzati dalle studentesse della scuola di moda – ci saranno anche tre ragazze disabili seguite da Anffas: Federica Scampini, Ilaria Fabrizio e Beatriz Calati. «Per noi è un’opportunità di dimostrare che nel mondo della moda ci possono stare anche loro – sottolinea il presidente di Anffas Busto Igino Portatadino – questa è vera e concreta inclusione». Entusiasta anche Orietta Ciccarelli, che dirige la “fashion school” fondata da Silvana Monti: «Non sarà una sfilata classica, più una specie di saggio o una manifestazione creativa, per far divertire le nostre ragazze e il pubblico».

L’iniziativa

Il Galà della Moda è organizzato dal Club di Busto Arsizio di Amitié Sans Frontières, associazione benefica del Principato di Monaco di cui è presidente onorario il Principe Alberto di Monaco. «Alla serata sarà presente un delegato di Sua Altezza Serenissima – annuncia Mauro Travaglin, presidente della “sezione” bustocca di ASF – questa iniziativa è stata una scommessa, dopo gli anni della pandemia, ma sta già avendo numeri importanti, oltre le aspettative». Più di 170 i partecipanti già confermati (info: bustoarsizio@asf-italia.org). Lo scopo è benefico, come nella mission dell’associazione. E sul territorio sarà Anffas il destinatario delle donazioni (IBAN IT80G0538722804000042479210 – BPER Busto Arsizio).

Una nuova casa per le “Cuffie”

«Abbiamo deciso di destinare il ricavato di questa iniziativa a una nostra “creatura”, le Cuffie Colorate – rivela il successore di “papà Anffas” Pietro Magistrelli, Igino Portatadino – una realtà nata come Pad nel 1988 su input dell’Anffas e in particolare di Peppino Castiglioni. Ora desiderano “comprarsi la casa” e chi li ha generati si sente in dovere di accompagnare questa loro richiesta di emancipazione». L’idea delle “Cuffie”, come fa sapere il loro presidente Silvano Trupia, è di acquisire definitivamente la sede di via Cinque Giornate a Sacconago: «L’abbiamo inaugurata nel 2000, dopo che alcuni genitori e volontari, tra cui Claudio De Bernardi che non c’è più da dieci anni, l’avevano sistemata, da quel che era un bar abbandonato da anni. Vorremmo rimanere lì, perché rappresenta la nostra storia. Ma abbiamo anche un “piano B”».

Dalla moda allo sport

Ma la campagna di raccolta fondi per le Cuffie Colorate non si esaurisce sabato sera. Nel fine settimana infatti i corridori del team Hooplà-Petroli Firenze-Don Camillo di ciclismo Elite Under 23, in gara a Pontedera e a Empoli in Toscana con il simbolo di Amitié Sans Frontières, devolveranno i loro premi all’Anffas. Domenica 16 aprile, invece, alla piscina Manara di Busto Arsizio si terrà la seconda edizione della Coppa Pietro Magistrelli di nuoto paralimpico, manifestazione internazionale (ultima con i tempi validi per le qualificazioni ai mondiali) che vedrà in vasca, dalle 8 alle 14, cinque atleti delle “Cuffie” ma soprattutto tre quarti della nazionale azzurra paralimpica. Uno spettacolo di sport e solidarietà.

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