Busto, c’è il bando per il CdA di Agesp Energia. E torna a farsi avanti Attolini

BUSTO ARSIZIO – Un mese e mezzo fa si era dimesso dall’incarico di amministratore unico, «da soldato politico», dopo una settimana di polemiche in seguito alla pubblicazione del post con la «montagna travestita da Hitler» che era arrivato a scomodare persino la satira in prima serata di Maurizio Crozza. Ora Francesco Attolini sarebbe pronto a riprendersi la poltrona di presidente di Agesp Energia. Intenzione esplicitata in una lettera al sindaco Emanuele Antonelli, esponente del suo stesso partito, Fratelli d’Italia.

Il bando

Tra sette giorni infatti scade l’avviso pubblico per la presentazione delle candidature per un posto nell’organo amministrativo di Agesp Energia, la società di commercializzazione del gas e dell’energia elettrica la cui quota maggioritaria (il 70%) sta per passare sotto il controllo del colosso Acinque. Dopo il passo indietro dello stesso Attolini, Agesp Spa ha nominato il direttore generale del gruppo Gianfranco Carraro come nuovo amministratore unico fino alla closing dell’operazione di cessione delle quote ad Acinque, prevista per fine anno con la chiusura del bilancio 2023.

La “casella”

Nel frattempo è scattata la procedura per l’individuazione del rappresentante di Agesp Spa, che manterrà una quota del 30% in Agesp Energia, all’interno del CdA della società. Colui che stando agli accordi, assumerà il ruolo di presidente. I requisiti? Il bando si rivolge genericamente a “persone fisiche in possesso dei requisiti di competenza e professionalità richiesti per lo specifico incarico”. Ma è un ruolo che, politicamente, spetta ancora a Fratelli d’Italia, e c’è già da tempo in corso un toto-nomi per la scelta, che è nelle mani del sindaco in quanto socio di Agesp Spa.

Il ritorno?

Ed è proprio in quest’ottica che Francesco Attolini, tornato molto attivo tra i “meloniani” del Circolo di Busto (anche rilanciando nelle chat interne le critiche che aveva rivolto a Max Rogora prima di finire nella bufera), avrebbe messo nero su bianco la richiesta di poter essere nuovamente nominato nel posto che, se non si fosse dimesso, sarebbe diventato automaticamente suo. Un ritorno che avrebbe del clamoroso. Ma che appare oggettivamente molto complicato, a nemmeno due mesi dalla figuraccia nazionale. Anche se per Attolini resta il primo dei non eletti in consiglio comunale per i “Fratelli”: pronto, quindi, a prendere posto in sala esagonale in caso di sostituzioni in un futuro rimpasto di giunta.

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