Caso Max Rogora, l’avviso del “Fratello” Attolini: «Vattene, non sei più gradito»

Max Rogora e Francesco Attolini

BUSTO ARSIZIO – Fratelli (d’Italia) coltelli, parte seconda. È ancora una chat bollente a riaccendere i riflettori sul “caso” Max Rogora, che sta creando subbuglio all’interno dei “Fratelli” di Busto Arsizio. Stavolta a far discutere è un messaggio di Francesco Attolini, storica colonna del circolo “Almirante” di Busto Arsizio e attualmente amministratore unico di Agesp Energia: «In questo partito non sei più gradito – rivolto a Rogora – ti chiedo di abbandonare di tua spontanea volontà e cercarti un’altra casa».

“Te lo dico da amico”

Il tono è un po’ quello del Razzi di Maurizio Crozza, quando si mette in disparte e dice “Te lo dico da amico”. «Non farti nemico Fratelli d’Italia, lasciaci con cordialità» scrive Attolini, parlando come “dirigente cittadino più longevo e vicepresidente della commissione disciplinare” e lasciando intendere chiaramente a Max Rogora che, in caso contrario, ogni sua presa di posizione verrà duramente contrastata dai “Fratelli”. «Ti sei bruciato tutte le carte».

Fine delle comunicazioni

Un consiglio spassionato («dama tra» dice Attolini), che però suona come un neanche troppo velato avviso di ritorsioni politiche e che soprattutto riapre la polemica interna ai “Fratelli” di Busto Arsizio, che sembrava sopita dal comunicato del Direttivo presieduto da Alberto Falciglia. Tanto che la chat interna del partito è stata prudenzialmente chiusa per evitare un nuovo bailamme di repliche e controrepliche.

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