BUSTO ARSIZIO – Un atto necessario: sulla vicenda Coop il Comune si costituisce in giudizio. La decisione è stata presa durante la giunta di lunedì 18 novembre con una delibera ad hoc, presentata dal vicesindaco Manuela Maffioli e votata da tutti i presenti tranne che dal sindaco Emanuele Antonelli, il quale, essendo parte in causa, è uscito dalla sala al momento della votazione.
Un passo indietro. Il 5 settembre scorso le Coop hanno depositato la citazione in giudizio nei confronti del Comune di Busto, e in solido, del sindaco Emanuele Antonelli, dell’ex assessore all’Urbanistica e vice sindaco Isabella Tovaglieri, oggi europarlamentare, e di due dirigenti: Monica Brambilla del settore Urbanistica e Claudio Vegetti, comandante della polizia locale, per una serie di presunti danni quantificati in 5,6 milioni di euro.
Lunedì scorso con delibera di giunta è stata decisa sia la costituzione in giudizio del Comune, sia di affidare «l’attività difensiva – recita la delibera – tanto congiuntamente quanto disgiuntamente all’avvocato Maria Antonietta Carra, dirigente dell’Avvocatura comunale e all’avvocato Michela Beretta, funzionario dell’Avvocatura comunale non sussistendo cause di incompatibilità e/o conflitto di interessi». Inoltre «a seguito della disamina del contenuto dell’atto di citazione, con particolare riferimento agli aspetti processuali civilistici, di demandare al dirigente competente l’eventuale individuazione di professionista esterno ad integrazione del Collegio difensivo».
Infine la delibera precisa che nel bilancio 2019 è allocato idoneo fondo denominato “Compensi per Avvocatura Comunale” per le spese legali.
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