Busto, 50 chili di droga dalla Francia: il capo della banda condannato a 6 anni e 8 mesi

BUSTO ARSIZIO – Spaccio nei boschi e resa dei conti. Almeno in primo grado davanti al Gup del Tribunale di Busto Arsizio. Il capo della banda, secondo l’accusa, condannato a 6 anni e 8 mesi. Patteggiano i “gregari”.

L’indagine

La polizia di Stato di Busto Arsizio fece scattare le manette a febbraio di quest’anno: in tutto furono 12 gli arrestati. Il gruppo criminale, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, era dedito alla vendita di cocaina e hashish tra Busto Arsizio, Lonate Pozzolo, Samarate, Ferno, Vanzaghello, Dairago, Cuggiono e Comuni limitrofi. Il gruppo spacciava sulla piazza di Busto (l’indagine è partita da qui) ma si era radicato anche nei boschi circostanti i comuni dell’area di Malpensa.

Un gruppo organizzato

Gli indagati, tutti nordafricani, erano soliti effettuare le consegne di droga ai propri clienti fissando fugaci appuntamenti in luoghi che raggiungevano in auto, dove perfezionavano lo scambio droga/soldi in pochi istanti. Maniacale l’attenzione dedicata a verificare di non essere seguiti o osservati dalla Polizia, con percorsi apparentemente privi di logica ma in realtà finalizzati a escludere che sulle loro tracce vi fossero auto “civetta”. La droga da vendere ovviamente non veniva tenuta a casa ma, per minimizzare i rischi di essere colti con le mani nel sacco, nascosta in luoghi isolati e difficilmente accessibili, dai quali di volta in volta venivano prelevati i quantitativi da cedere.

La trappola della polizia

E proprio in uno di questi nascondigli, in una zona boschiva ai margini della SS 336 a Vanzaghello, i poliziotti di via Ugo Foscolo, che già seguivano non visti gli indagati, avevano sequestrato circa tre chili e mezzo di hashish e 70 grammi di cocaina. La sparizione della droga aveva fatto sorgere nel gruppo sospetti reciproci su chi fosse stato a tradire i soci e rubare la sostanza. Questi dubbi e i dissapori sulla spartizione dei guadagni – parte dei quali destinata al mantenimento del congiunto di uno spacciatore già carcerato per altri reati – avevano nel corso del tempo apportato vari cambiamenti alla composizione del gruppo di spaccio, con l’allontanamento di vecchi soci e l’arruolamento di nuovi più efficienti o fidati. Ad agosto 2022 i poliziotti aveva intercettato un carico di 43 chili di hashish: in manette a quel punto erano finiti il corriere e due dei destinatari della consegna. A febbraio 2023 erano arrivate le misure di custodia cautelare in carcere per tutta la banda.

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