Busto, ennesimo furto in stazione centrale: derubata l’addetta alle pulizie

busto furto stazione centrale

BUSTO ARSIZIO – «Hanno scassinato la porta e sono entrati. Hanno rubato dalla borsa della donna delle pulizie. Chiavi, qualche banconota. Ma davvero il fatto è sintomo di una situazione che non è più sopportabile». Ore 7.30 di ieri, venerdì 15 marzo, stazione delle Ferrovie dello Stato di Busto Arsizio. Chi segnala il furto è un gruppo di pendolari. «Alle 6.30 c’è già chi chiede qualche spicciolo. C’è chi chiede l’elemosina e qualcuno diventa aggressivo se non lasci cadere una moneta tra le sue mani – spiegano i pendolari – Il furto avvenuto poco dopo purtroppo non sorprende». Le indagini sono affidate agli agenti della polizia ferroviaria, subito intervenuti.

busto furto stazione centrale

I ciclisti tolgono una gomma per evitare il furto

La dinamica dell’accaduto è presto raccontata. In fondo alla banchina dove una volta c’erano i servizi igienici (quelli nuovi sono stati riaperti dopo tre mesi in seguito alle proteste dei pendolari dopo che, appena rifatti, erano stati immediatamente vandalizzati) due porte piuttosto malconce chiudono una sorta di mini magazzino. Utilizzato da chi fa le pulizie in stazione come deposito di carrelli, spazzoloni, macchinari e detersivi. E come piccolo spogliatoio: chi è di turno ci lascia i propri effetti personali prima di mettersi al lavoro. Poi chiude a chiave. «La porta è stata sfondata – raccontano i testimoni – Non che ci voglia molto viste le condizioni. Chissà cosa credevano di trovarci». Il solo bottino era la borsetta dell’operatrice entrata in servizio poco prima che nella borsa aveva lasciato qualche euro, le chiavi di casa, i documenti e qualche effetto personale. Il ladro ci ha rovistato dentro, prelevando a quanto pare giusto il contante. «Il gesto di un disperato, certo. Ma noi ogni giorno affrontiamo questa situazione – raccontano i pendolari – Tra bivacchi, sporcizia, c’è stato chi addirittura si cucinava qualcosa in sala d’attesa. Prostitute che dormono dopo il lavoro, ubriachi. Una situazione che davvero si fatica ad accettare». E c’è persino chi è venuto a riprendere la bicicletta una volta sceso dal treno. Bici fissata con una solida catena «Alla quale ogni volta tolgo una ruota – racconta il pendolare – Me ne hanno già rubate due. La terza la tutelo. Smontando la ruota e mettendola al sicuro spero di evitare il furto: per il ladro sarebbe complicato allontanarsi con una gomma soltanto». La richiesta è sempre la stessa: «Telecamere e un presidio fisso della Polfer».

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