Giudice di pace di Busto, Nordio risponde. Gli avvocati: «Sa del problema. Ma non dà soluzioni»

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio

BUSTO ARSIZIO – Giudice di pace del Tribunale di Busto: il ministro della Giustizia Carlo Nordio risponde all’interrogazione del deputato di FdI Andrea Pellicini che ha sposato le (giuste) rimostranze dell’Ordine degli Avvocati di Busto che, a fronte di un Giudice di pace di Busto con sede a Gallarate (caso unico in Italia) e di un sottorganico imbarazzante (fatto noto da anni) e a fronte di una mole di fascicoli folle, si era fatto portavoce del foro bustocco. Già con una lettera al Guardasigilli, gli avvocati bustocchi chiedevano non solo un intervento risolutivo del ministro di un problema che colpisce soprattutto i cittadini, primi fruitori della giustizia, ma anche un incontro urgente con il ministro stesso per cercare di arrivare a una soluzione.

La risposta del ministro

Con riferimento all’atto di sindacato ispettivo innanzi indicato, deve essere in primo luogo sottolineato che la scopertura media nazionale del personale amministrativo si attesta al 24,76 %, in relazione alla pianta organica di cui ai D. P. C. M. del 22 aprile 2022 n. 54.
Quanto alle specifiche iniziative poste in essere per fare fronte a tale scopertura, corre l’obbligo di evidenziare l’imponente attività di reclutamento che questo Dicastero ha avviato a livello nazionale sin dall’anno 2020. In particolare, siffatto impegno ha consentito l’assunzione di 8.649 risorse umane nell’intero territorio nazionale. Trattasi, peraltro, di una quantificazione che può definirsi per difetto in quanto non tiene conto delle assunzioni concernenti gli Addetti all’Ufficio per il Processo e il
personale a supporto dell’Ufficio per il Processo. Di conseguenza, alle citate 8.649 assunzioni dovrebbero essere in realtà aggiunte anche le 11.941 unità relative ai profili di Addetto all’Ufficio per il Processo e di
personale a supporto dell’Ufficio per il Processo, giungendo così a un totale di 20.590 assunzioni. In proposito giova rammentare che tra gli scopi dell’Ufficio per il Processo vi è, in primis, quello dell’abbattimento dell’arretrato, funzionale a un più concreto efficientamento del comparto Giustizia.
L’obiettivo auspicato, pur trattandosi di assunzioni a tempo determinato, è quello di riuscire a raggiungere – nell’arco temporale considerato – una performance degli Uffici Giudiziari idonea a consentire una più ottimale gestione dei carichi di lavoro anche per il futuro. Venendo adesso alla tematica affrontata nell’atto di sindacato ispettivo, va ricordato che nell’Ufficio del Giudice di Pace di Busto Arsizio, a fronte di una dotazione organica di 9 unità, prestano servizio 3 risorse umane, registrandosi una scopertura del 67 %. Quanto alle vacanze registrate nei vari profili, queste interessano le figure professionali di assistente giudiziario (4 vacanze su 5 posti in organico) e di
cancelliere (per la quale vi è una totale scopertura). Si segnala, che risultano invece completamente soddisfatte le figure professionali di operatore giudiziario e di funzionario giudiziario. Si rimarca a questo punto che dal Piano Triennale dei Fabbisogni 2023 – 2025 emerge chiaramente la volontà di questo Dicastero di sopperire quanto più possibile alle carenze di personale amministrativo, ciò che di certo determinerà effetti positivi anche in relazione all’organico dell’Ufficio del Giudice di Pace di Busto Arsizio.
Non solo, la previsione di procedure volte alla stabilizzazione del personale amministrativo assunto a tempo determinato allo scopo di non disperdere le competenze acquisite nonché la previsione, in deroga alla normativa vigente, della validità delle graduatorie dei concorsi svolti in periodo pandemico consentono di meglio finalizzare l’attività di reclutamento. Le attività di reclutamento previste nell’arco temporale che va dal 2023 al 2025 concernono complessivamente 1.051 unità dell’area funzionari, 6.624 dell’area assistenti e 179 dell’area dirigenti, per un totale di ben 7.854 risorse umane. A ciò vi è da aggiungere il contingente di 3.691 unità di personale amministrativo non dirigenziale per le quali l’autorizzazione a bandire e ad assumere, in aggiunta alle facoltà assunzionali, è prevista da varie fonti normative, divise in 1,967 funzionari e 1.724 assistenti. Giova poi segnalare che in data 28 febbraio 2023 è stata disposta la proroga della scadenza dei contratti individuali di lavoro a tempo determinato sottoscritti dal personale assunto con la qualifica di operatore giudiziario nonché la contestuale assunzione a tempo indeterminato (stabilizzazione) presso le sedi in cui prestavano servizio alla data del 30 maggio 2022 degli operatori giudiziari che, previa accettazione della proroga del contratto a tempo determinato, matureranno il suddetto requisito alle nuove scadenze contrattuali, con decorrenza dal giorno successivo a tale scadenza (decorrenza stabilizzazione). Si evidenzia, altresì, che allo scopo di fronteggiare le ulteriori criticità che nel frattempo dovessero sopravvenire, determinate dal pensionamento di unità di personale ovvero da altre situazioni soggettive di carattere temporaneo (maternità, malattia etc.), l’organico del personale amministrativo dell’Ufficio del Giudice di Pace di Busto Arsizio potrà essere implementato facendo ricorso all’istituto della mobilità temporanea del personale, previsto dall’alt. 20 dell’Accordo sottoscritto in data 15 luglio 2020.Con riferimento, infine, al personale di magistratura si rileva nella sede bustocca la presenza di 3 Giudici di Pace sui 6 previsti dalla pianta organica.

La replica degli avvocati

Il commento dell’Ordine degli Avvocati di Busto, nelle parole del presidente Eliana Morolli e del consigliere segretario Davide Toscani è semplice, chiara, lineare e dimostra una certa pragmaticità: «Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati continua a tenere alta l’attenzione sulla grave situazione in cui versa l’ufficio del Giudice di Pace – si legge nella replica -. La risposta del Ministro si limita a certificare l’esistenza del problema, anziché cercare di risolverlo. Quelli del Ministro sembrano auspici per il futuro. L’avvocatura e gli utenti in generale chiedono invece interventi immediati, fatti concreti, non parole».

busto giudice pace nordio – MALPENSA24