Busto, la mozione bipartisan Fiore-Lanza manda in tilt la maggioranza

I capigruppo Orazio Tallarida e Marco Lanza

BUSTO ARSIZIO – Un mezzo “psicodramma” in maggioranza per la firma del capogruppo della Lista Antonelli Marco Lanza sulla mozione di Emanuele Fiore (gruppo misto) sulla messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali. In commissione lavori pubblici un’ora di discussione, praticamente senza entrare nel merito dei contenuti e con l’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo in silenzio, dopo che il capogruppo di Forza Italia Orazio Tallarida ha dichiarato: «Mi stupisce che l’abbia firmata un consigliere di maggioranza della stessa lista dell’assessore, che su questo tema è sul pezzo e non ha bisogno di una mozione per sapere che quei passaggi pedonali vadano resi più sicuri».

Lo “Stia tranquillo” di Lanza

Eppure la mozione di Fiore appariva tutto sommato innocua, volta a chiedere attenzione in particolare per le strisce pedonali vicino agli asili nido e alle scuole. Ma il fatto che a sottoscriverla sia stata il capogruppo della “Lista del sindaco” ha indispettito Forza Italia e Fratelli d’Italia, che non le hanno mandate a dire in aula. «Stia tranquillo – la risposta di Marco Lanza a Tallarida, che ricorda vagamente il celebre “stia sereno” di renziana memoria – è una mozione tranquillissima che va nella direzione di rafforzare l’azione già intrapresa dall’assessorato, con un focus sui bambini. Mi sembrava doverosa e condivisibile». Oltretutto il capogruppo della Lista Antonelli rimarca che «la mozione non è politica, è la presa d’atto di una problematica».

Lo scontro

Rassicurazioni che non bastano alla maggioranza. «Non si è ben capito il perché di una mozione su qualcosa su cui si sta già procedendo. Meglio un buon dialogo» fa notare la presidente del consiglio Laura Rogora (Forza Italia). «Gli incontri sul Pums erano sede più consona per affrontare questo argomento» aggiunge Luca Folegani (Fratelli d’Italia). Intanto l’opposizione non rinuncia ad insinuarsi nelle divisioni del centrodestra, con Santo Cascio (Progetto in comune) che ricorda che «in democrazia interrogazioni e mozioni non sono appannaggio della minoranza» e stigmatizza «il concetto del “ci penso io”, già sentito dal sindaco Antonelli per il consiglio dei ragazzi e i consigli di quartiere», mentre Giuseppina Lanza (Popolo Riforme e Libertà) definisce «allucinante» il dibattito, «più di un’ora per dire se si può o non si può presentare una mozione» e il capogruppo Pd Maurizio Maggioni invita a «entrare nel merito» del documento.

La via d’uscita

E se Tallarida insiste sulla sua linea («la maggioranza faccia la maggioranza e la minoranza faccia la minoranza»), nel dibattito entra anche l’assessore Maurizio Artusa, che «da residente a Borsano» come Fiore, prova a ributtare la palla nel suo campo: «Sulle situazioni a rischio davanti alle scuole siamo tutti d’accordo. Ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensa di iniziative della giunta precedente come il semaforo di viale Boccaccio». Al che l’esponente del Misto ribatte: «Ho detto più volte che c’erano soluzioni diverse, meglio del semaforo più volte oggetto di critiche non da parte mia ma da parte della cittadinanza». Alla fine però arriva proprio dalla maggioranza, per voce del consigliere e segretario della Lega Alessandro Albani, la via d’uscita dalla diatriba: «Stiamo ragionando del pelo dell’uovo. Trasformiamo la mozione in raccomandazione». Proposta che viene accolta dal proponente Fiore, che pure parla apertamente di «strumentalizzazione» della mozione, e che finisce per evitare una possibile spaccatura del centrodestra al voto.

La parola all’assessore

«Grazie a tutti per avermi dedicato più di un’ora» la battuta dell’assessore Salvatore Loschiavo, fino ad allora “convitato di pietra” della seduta. Al suo capogruppo Lanza ricorda che «anche le cose tecniche hanno un’implicazione politica», poi entra. finalmente nel merito dell’argomento all’ordine del giorno: «Mi stupisce, e anche mi diverte da tecnico del diritto, la disquisizione “mozione sì/mozione no”, ma credo siano uno strumento da utilizzare molto di più. Avete detto voi che si sta facendo tanto e mi sollecitate di proseguire, vi ringrazio. Io ho letto la mozione nel senso di una maggiore attenzione agli attraversamenti pedonali, principalmente sulle aree scolastiche. Ma noi non ci siamo focalizzati sul solo attraversamento: abbiamo creato strade e piazze scolastiche, messo agenti di polizia locale di fronte alle scuole, e gli ultimi attraversamenti pedonali rialzati li abbiamo deliberati di fronte al liceo scientifico». Ma alla fine Loschiavo “smonta” in parte le premesse della mozione Fiore-Lanza: «Non sono gli asili i punti più pericolosi. La maggior parte dell’incidentalità sulle strisce pedonali si verifica dove c’è un semaforo. E quelle più a rischio sono sul viale della Gloria, dove domani (12 luglio) in giunta approveremo 7 attraversamenti intelligenti, scusate se prima che la mozione arrivi in consiglio. Poi meritano attenzione anche le strisce pedonali di piazza Trento e Trieste, dove c’è un’incidentalità ricorsiva».

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