BUSTO ARSIZIO – «Se tutto va bene, via ai lavori prima dell’inizio dell’estate». Parola del sindaco Emanuele Antonelli, che nel tracciare in consiglio comunale il bilancio delle opere pubbliche presenti nel bilancio consuntivo 2020 e nel nuovo piano per il 2021, si sofferma sul cantiere più atteso, quello del Campus sportivo di Beata Giuliana, presentato in pompa magna sotto Natale ma ancora in attesa di quella fatidica prima pietra che era stata annunciata per «aprile/maggio». Nel frattempo il “caso” della Noka, la ex società capofila del progetto, sparisce definitivamente dall’ordine del giorno del consiglio comunale: l’interpellanza del rappresentante del gruppo misto Diego Cornacchia è stata trasformata in interrogazione a risposta scritta, che dunque non verrà discussa in aula.
Il punto della situazione
«La gara del project financing è stata aggiudicata al raggruppamento che vede come capofila la Isol Sistem – ricorda Antonelli – ora stanno facendo ulteriori verifiche e si è insediata la commissione della gara per la validazione tecnica del progetto». Un passaggio previsto dal codice degli appalti, che per opere del valore superiore ai 20 milioni di euro impone di affidarsi ad “organismi di controllo accreditati ai sensi della normativa europea” per la verifica preventiva della conformità del progetto, in contraddittorio con il progettista stesso. A quel punto, non ci sarebbero più ostacoli all’apertura del cantiere, sempre che vengano prodotte le necessarie garanzie per un affare da 67 milioni di euro per 30 anni di concessione. Ecco perché «se tutto va bene», ci sarà il «via ai lavori prima dell’inizio dell’estate», assicura il sindaco. Si partirebbe con il palaginnastica, che è la prima opera da realizzare, con l’obiettivo annunciato alla fine dello scorso anno, di completare tutto, con il palaghiaccio e le altre strutture, in due anni di lavori.
Busto svela il Campus sportivo di Beata Giuliana: due anni per completarlo