Campus di Beata Giuliana, un affare da 67 milioni di euro: ricavi da 2 milioni all’anno

BUSTO ARSIZIO – È lievitato complessivamente a ben 67 milioni di euro l’affare del Campus sportivo di Beata Giuliana. A tanto ammonta la somma tra la stima totale dei ricavi attesi nei 30 anni di gestione del complesso, pari a 63,2 milioni di euro, e l’investimento messo dal Comune, i 4 milioni di euro per la realizzazione del palaginnastica. Lo si scopre dal verbale di aggiudicazione del bando di gara di project financing al raggruppamento temporaneo di imprese formato da Isol Sistem (capofila), Antonelli Impianti, Elphi VM e Noka Service (che era la capofila del progetto originario). Il valore stimato del progetto messo a gara era sensibilmente inferiore: 43 milioni di euro in totale. Nel frattempo anche il costo di costruzione è salito da 22 milioni ad almeno 35-36.

L’aggiudicazione del bando

La cifra è stata messa nero su bianco nell’offerta con cui il pool di imprese capitanato dalla Isol Sistem di Milano ha risposto al bando di project financing per l’«affidamento in concessione della progettazione esecutiva realizzazione, manutenzione, conduzione, gestione funzionale ed economica dell’impianto sportivo denominato Campus Beata Giuliana». Per l’esattezza, 67 milioni e 262mila euro: la somma di una stima di ricavi per 63,2 milioni di euro, nei trent’anni della concessione, in media poco più di 2 milioni di euro all’anno, e dei 4 milioni di euro di investimento a carico dell’amministrazione comunale per la parte riservata al palaginnastica, che una volta costruito sarà gestito direttamente dal Comune di Busto Arsizio.

Le stime lievitate

Nel progetto di fattibilità alla base del bando di project financing il costo di costruzione era pari a 22 milioni di euro, mentre ora è lievitato ad oltre 35-36 milioni, come rivelato anche dal sindaco Antonelli nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. I ricavi stimati invece, da 1,3 milioni di euro all’anno (di cui 330mila euro di affitto della pista di ghiaccio), sono cresciuti ad oltre 2 milioni di euro annui. Solo così l’ambizioso piano economico finanziario del pool di imprese potrà sostenere l’imponente operazione infrastrutturale. Starà in piedi? È la domanda che si fanno un po’ tutti a Busto, in attesa dei primi colpi di ruspa, che dovrebbero arrivare tra aprile e maggio. I promotori dell’iniziativa, per voce di Stefano Perboni della Noka Service, hanno assicurato che «per la gestione c’è un business plan validato, frutto di tantissime riflessioni anche con le istituzioni finanziarie».

Busto svela il Campus sportivo di Beata Giuliana: due anni per completarlo

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