BUSTO ARSIZIO – L’inchiesta Eolo si chiude con l’archiviazione di tutte le accuse contestate. Il Gip di Busto Piera Bossi ha accolto la richiesta del pubblico ministero Ciro Caramore facendo cadere anche gli ultimi due capi di imputazione (furto e truffa) contestati al noto imprenditore bustocco Luca Spada (nella foto).
Nel 2019 la prima archiviazione
Si chiude con un nulla di fatto l’inchiesta aperta nel 2018 dal pubblico ministero di Busto Nicola Rossato (oggi a Milano) che aveva portato all’arresto dell’ex Ad di Eolo tenuto agli arresti domiciliari per una settimana. A settembre 2019 il Pm Francesca Parola aveva chiesto (e ottenuto vista la non opposizione di Linkem, società concorrente di Eolo che ha presentato la denuncia dalla quale è partita l’inchiesta) l’archiviazione per l’accusa di turbata libertà dell’industria e del commercio già per altro ritenuta inconsistente dal Gip in fase di indagine.
Vicenda chiusa definitivamente
Con la decisione depositata nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari mette una pietra tombale sulla vicenda senza necessità alcuna di arrivare ad un processo. Eolo e lo stesso Spada potrebbero a questo punto valutare azioni legali a tutela della propria immagine nei confronti di Linkem.