Busto, la politica si fa al bar. Al “tavolino” del centrodestra il nodo è la lista Antonelli

Da sinistra, Massimiliano Nardi (FdI), Paola Reguzzoni (Lega, di spalle) e Gigi Farioli (FI)

BUSTO ARSIZIO – Il centrodestra di Busto non si siede al tavolo ormai da mesi, ma s’incontra al “tavolino”. Quello del bar. I rappresentanti di riferimento di Fratelli d’Italia (Massimiliano Nardi), Forza Italia (Gigi Farioli) e Lega (Paola Reguzzoni) a rapporto in un noto dehors del centro, sotto i portici di via Milano, a discutere di strategie in vista della campagna elettorale che vedrà ricandidato l’attuale primo cittadino Emanuele Antonelli. Ma sulla lista del sindaco le posizioni rimangono distanti. E non è un caso che il rappresentante in pectore della Lista Antonelli, Francesco Iadonisi, fosse alla finestra, sempre nel dehors dello stesso bar, a poca distanza dal “tavolino” dei partiti.

Dalla tavola al tavolino

«Si fanno più accordi politici a tavola che nelle sedi istituzionali» aveva dichiarato l’allora sindaco Gigi Farioli quando era stato sentito come testimone nell’ambito dell’inchiesta Rimborsopoli, in cui ai consiglieri regionali imputati venivano contestate le spese per le cene messe nelle liste dei rimborsi per l’attività politica. Ora a Busto invece sono i “tavolini” dei bar ad ospitare le discussioni della politica locale. Se ieri erano stati il sindaco di Fratelli d’Italia Emanuele Antonelli e la lady di ferro della Lega Paola Reguzzoni ad incontrarsi faccia a faccia in un bar di via Fratelli d’Italia, questa mattina, 29 maggio, il “bis” con i rappresentanti dei tre partiti del centrodestra a bere un caffè ad alto contenuto politico in un noto bar sotto i portici di via Milano.

I tre partiti

Il segretario di Fratelli d’Italia Massimiliano Nardi, il commissario di Forza Italia Gigi Farioli e, ancora lei, la leader di fatto (con il segretario Francesco Speroni in uscita) della Lega di Busto Paola Reguzzoni. Ieri, a quanto pare, un incontro quasi casuale, dettato da alcune questioni legate ad Accam ma poi virato sui temi elettorali, oggi un summit assolutamente informale, anche perché ufficialmente la posizione di Forza Italia al tavolo del centrodestra è in standby fino al prossimo vertice provinciale di mercoledì, che dovrà chiarire la questione delle “liste del sindaco” dopo che il direttivo provinciale azzurro ha ribadito la necessità di rispettare gli accordi presi.

Il nodo

Ed è proprio su questo tema che le posizioni tra i partiti del centrodestra rimangono distanti. Da un lato c’è Fratelli d’Italia che ribadisce di essere favorevole alla lista del sindaco, come aggregatore di consensi al di fuori del perimetro dei partiti che altrimenti rischierebbero di disperdersi verso le liste civiche fuori dalla coalizione. In linea con lo stesso Emanuele Antonelli che ritiene decisiva ed essenziale la lista a suo nome per poter vincere al primo turno, a maggior ragione con il centrosinistra diviso. Dall’altro lato però Forza Italia resiste, in forza degli accordi provinciali che escluderebbero la possibilità di candidare gli “ex” nelle liste del sindaco, chiedendo di poter essere l’unica bandiera di un’area moderata di centro con una lista in grado di aggregare esperienze partitiche (Noi con l’Italia, Popolo della Famiglia, Cambiamo) e civiche. E alla fine, a meno di arrivare ad uno strappo, qualcuno dovrà per forza digerire un caffè amaro.

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