Antonelli-Paola Reguzzoni, faccia a faccia su elezioni e Accam. Prove di tregua?

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Emanuele Antonelli e Paola Reguzzoni

BUSTO ARSIZIO – Il sindaco Emanuele Antonelli e la storica rivale Paola Reguzzoni, faccia a faccia al bar a due passi da palazzo Gilardoni. “Paparazzati” da Varesenews, che avrebbe carpito una frase del primo cittadino: «Dobbiamo provare a vincere al primo turno». Un incontro alla luce del sole per sotterrare l’ascia di guerra e porre fine a cinque anni di dissidi e tensioni, più o meno sottotraccia, in vista della campagna elettorale? I diretti interessati tengono le bocche cucite, ma si vocifera che si siano confrontati sull’assetto della coalizione di centrodestra in vista delle elezioni, con la lista del sindaco che rischia di diventare un caso, ma anche sulla più urgente vicenda Accam, che dovrà passare in consiglio comunale tra meno di un mese.

Faccia a faccia

Lui, il sindaco di Fratelli d’Italia pronto per essere ricandidato da tutto il centrodestra. Lei, la lady di ferro della Lega che sognava di diventare la prima donna con la fascia tricolore a Busto e che nel 2023 (si dice) potrebbe puntare ad una candidatura al consiglio regionale. Faccia a faccia per trattare in vista di una campagna elettorale che, seppur con un’opposizione divisa, si preannuncia tutt’altro che in discesa, viste le esperienze dello scorso anno a Saronno e Legnano. Voluto o casuale, non si sa: il bar è sotto lo studio del sindaco e quello di Paola Reguzzoni è poco distante. Di certo si è parlato anche della spinosa questione della lista del sindaco, con Antonelli che insiste (per tutelarsi un domani in consiglio comunale) per poter mettere in campo la propria squadra, infarcita anche di “ex”, mentre Forza Italia, ma anche la Lega, spingono affinché si limiti ad essere una formazione puramente civica. E sicuramente si è parlato anche di Accam, con la Lega che sarà decisiva per garantire i numeri per far passare in consiglio il piano della Newco.

Precedenti e conseguenze

Cinque anni fa fu guerra aperta. Con Antonelli che si mise di traverso rispetto alla candidatura a sindaco di Paola Reguzzoni fino a sfidarla alle primarie e a conquistare così lo scettro di capo della coalizione. Poi ci fu il clamoroso pasticcio al debutto della consigliatura, con la presidenza dell’assemblea che finì all’opposizione e il sindaco che chiese alla Lega la testa della rivale. E in questi anni i motivi di frizione non sono mancati, con la Lega di Busto che le ha provate tutte per riprendersi la candidatura a sindaco del centrodestra a scapito di Antonelli. Ora però c’è una campagna elettorale da portare avanti insieme, per forza. E forse è il momento di arrivare ad una tregua per vincere. Ma il fatto che le figure di riferimento in città dei due principali partiti alleati (Lega e Fratelli d’Italia) si possano mettere d’accordo al di fuori dei tavoli di coalizione rischia di indispettire Forza Italia, che come a Gallarate rischia di fare la fine del terzo incomodo. Ma le elezioni sono in ottobre, e prima di allora ci saranno ancora molti caffè da bere.

No alla lista del sindaco? Da Antonelli già picche alla Lega di Busto. Che alza la posta

busto arsizio antonelli reguzzoni – MALPENSA24