‘Ndrangheta, ecco come si infiltrano le cosche. Al via gli interrogatori

smr ecologica srl

BUSTO ARSIZIO – Compariranno domani, mercoledì 15 luglio, davanti al Gip in sede di interrogatorio di garanzia Paolo Efrem, consigliere comunale di Busto per il gruppo Busto Grande-Lombardia Ideale (sospeso da oggi martedì 14 luglio), Giovanni Lillo, genero del boss della locale di ‘ndrangheta Legnano-Lonate Pozzolo, e Daniele Frustillo, uomo vicino alla cosca, arrestati ieri dal Gico di Milano su ordinanza emessa dal Gip milanese Sara Cipolla su richiesta del sostituto procuratore della Dda di Milano Silvia Bonardi. Vincenzo Rispoli, a sua volta arrestato insieme al fratello Raffaele, sarà sentito invece giovedì 16 luglio nel carcere di L’Aquila dove è detenuto in regime di carcere duro (41 bis).

La rapina in villa

Gli arresti seguono quelli dell’ottobre 2019 sempre dell’ambito di un traffico illecito di rifiuti con al centro la Smr Ecologica srl, società con sede legale in via Milano a Busto e sito di lavorazione rifiuti a La Guzza poi dichiarata fallita il primo agosto 2019 dal tribunale cittadino (il curatore fallimentare nominato dall’autorità giudiziaria era il fratello del sindaco Roberto Antonelli), che misero ai domiciliari il titolare Matteo Molinari, imprenditore bustese di 39 anni, che ai pm ha ricostruito l’intera vicenda. Quando riportato nell’ordinanza del Gip, qualora confermato a processo, riassume in modo perfetto la metodologia delle cosche per infiltrarsi nel tessuto economico e produttivo.

La protezione dell’uomo del boss

Il 7 dicembre 2013 viene consumata una rapina nella casa del padre di Molinari. Rapina piuttosto violenta nella quale il fratello dell’imprenditore rimane ferito. E’ un conoscente del 39enne a fargli il nome di Frustillo: «Quello è un cirotano – spiega – Con lui in casa non ti tocca più nessuno». Frustillo, di fatto, è la protezione parallela a quella dello Stato alla quale l’imprenditore ricorre. In cambio, però, l’uomo che per gli inquirenti è un diretto referente di Rispoli dovrà essere assunto alla Smr Ecologica (stipendio da 1.800 euro) e gestire il parco clienti dell’impianto rifiuti. Gestire il parco clienti di un’azienda significa, di fatto, averla in mano. Non a caso quando Molinari si lamentava con Frustillo delle sue pretese economiche extra stipendio (era un continuo chiedere soldi: l’imprenditore, stando a quanto dichiarato, ha pagato alla famiglia anche le vacanze di Natale e l’asilo dei bambini) questo gli ricordava cosa sarebbe accaduto se lui se ne fosse andato tra l’altro portandosi via tutti i contatti con i clienti.

Mio fratello controlla dal carcere

E’ una spirale. Secondo quanto dichiarato da Molinari è Frustillo a gestire direttamente i contatti con Efrem, accusato di aver emesso false fatture attraverso la suo società Efrem Trade per un valore di oltre 100mila euro favorendo l’attività della locale di ‘ndrangheta, e a dire all’allora consigliere comunale a chi intestare le fatture fittizie e per quali importi. Frustillo, dal canto suo, doveva riferire ogni cosa a Raffaele Rispoli, fratello di Vincenzo definito dagli inquirenti uomo di estrema fiducia del boss, che «Dal carcere controlla tutto». Molinari incontra anche il fratello del boss durante una vacanza in Calabria. E Raffaele Risoli gli chiede se Frustillo «Si comporta bene» e a fronte delle rimostranze per le pressanti richieste economiche da parte del dipendente Rispoli risponde: «Queste cose le deve sapere mio fratello che dal carcere controlla tutto».

L’incontro con Rispoli

L’imprenditore viene costretto anche ad assumere Lillo, il genero del boss perché Vincenzo Rispoli ha aperto un bar alla figlia ma gli incassi non bastano. Per mantenere la famiglia servono due stipendi. E Lillo, nonostante venga descritto come un pessimo operaio che lavora poco, male, non rispetta gli orari ed è tracotante, percepisce uno stipendio di 1.200-1.300 euro. E quando Molinari in difficoltà economiche non riesce a far fronte agli stipendi dei dipendenti Lillo lo chiama e lo minaccia: «O mi paghi o ti spacco il c….». L’imprenditore, dopo il sequestro dell’impianto, manca il pagamento degli stipendi di luglio, agosto e settembre. E’ lì che avviene l’unico incontro con Vincenzo Rispoli. Il boss lo accoglie nel suo ufficio di Legnano, dove Molinari aveva accompagnato Frustillo tante volte senza mai entrarvi. Si tratta di quella che Molinari definisce come la sede di una cooperativa sociale dove Rispoli «Aveva un ufficio suo». Il boss ordina al 39enne di pagare il genero «A me – disse stando a quanto ha dichiarato l’imprenditore – degli altri lavoratori non me ne frega niente. Devi pagare lui». Molinari salderà poi gli stipendi e Lillo venne «Pagato prima degli altri». 

L’ordinanza del Gip: «Efrem testa di ponte delle cosche per arrivare alla politica»

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