Trasporto ferroviario e Fase 2: ecco le richieste dei pendolari di Busto

varese trenord

BUSTO ARSIZIO – Trasporto pubblico: uno dei grandi nodi da sciogliere in vista di Fase 2. Quasi inutile sottolineare come sia necessario un ripensamento per treni e non solo al fine di garantire sicurezza a pendolari e viaggiatori su un servizio assolutamente fondamentale: impossibile pensare che tutti si spostino utilizzando un mezzo proprio. Se accadesse sarebbe il collasso. Regione Lombardia, in quest’ottica, ha quindi contattato i comitati pendolari, tra questi il Comitato Pendolari Trenord di Busto Arsizio, chiedendo di raccogliere istanze e proposte tra gli aderenti per “calibrare” i collegamenti in vista della riapertura.

No al traffico ferroviario ridotto

Tanti i temi suggeriti; uno su tutti, però, riguarda il ripristino di tutte le corse su tutte le linee con i convogli a massima capienza. Pochi treni, con un traffico ferroviario ridotto, renderebbero assolutamente impossibile garantire quel distanziamento sociale che ha dimostrato essere durante il lockdown un’arma efficace contro la diffusione del virus.

Di seguito l’elenco di punti di proposte e riflessioni inviato alla Regione dal Comitato bustocco

Premesso che l’utenza dei treni è di medio raggio e, diversamente dall’utenza dei mezzi pubblici cittadini che può trovare alternative nelle bici, bus, monopattini o a piedi, la sola alternativa al treno è l’auto ma non è sempre perseguibile o praticabile (parcheggi che poi implicano altri trasporti pubblici), si deve tener conto che un pendolare non può arrivare in stazione e rischiare di non partire o non tornare a casa perché non ci sono treni sufficientemente capienti per garantire le distanze di sicurezza.

Abbiamo sintetizzato per punti le nostre proposte/richieste.

1. Il distanziamento sociale sta funzionando quindi pensiamo che sia la priorità da garantire nel trasposto pubblico. Per questa ragione riteniamo che debba essere ripristinato il pieno servizio così da poter garantire, in presenza di utenza ridotta, la distanza di un metro tra i passeggeri. Devono essere riattivate tutte le corse di tutte le linee inclusi i Mxp Express, eventualmente declassando anche il Cadorna e facendo tutte le fermate fino a fine emergenza: è vero che ci sono meno turisti ma i pendolari hanno sempre riempito i treni anche prima di apertura di T2. Sui treni dotati di conta-persone è necessario verificare puntualmente che il numero di passeggeri non superi quello coerente con il rispetto delle misure di sicurezza.

2. Sanificazione dei treni quotidiana o il più frequentemente possibile

3. Mascherine, guanti e igienizzanti: gli utenti dovranno indossare mascherine e guanti mentre sarebbe opportuno che i vagoni fossero dotati di dispenser di igienizzante all’ingresso al fine di igienizzare le persone e i vagoni stessi prima di salire a bordo e anche una volta saliti. Potrebbero essere utili anche dei dispenser lungo la banchina per poter anticipare i tempi.

4. Monitoraggio igienico il personale precedentemente preposto alla sicurezza estenda le sue mansioni al controllo del rispetto delle norme igieniche in fase di incarrozzamento e per tutta a durata del viaggio. Prevedere punti fissi di apertura delle porte dei treni affinché i pendolari possano predisporsi in coda.

5. Aerazione dei vagoni molti dei treni utilizzati non dispongono di finestrini apribili dall’utenza o questi sono molto pochi e apribili solo con chiave dal controllore; è opportuno pensare a come potrebbero essere modificate alcune delle finestre. Andando incontro alla stagione estiva ed essendo il mancato funzionamento del sistema di aerazione non impossibile, come infatti abbiamo più volte sperimentato, è dunque opportuno prepararsi anche a rispondere alle necessità di ordine sanitario in condizioni sub-ottimali che possono verificarsi, è inoltre opportuno fare programmazione di ricambio frequente dei filtri dei condizionatori.

6. Monitoraggio dei titoli di viaggio solo con tablet per evitare contatti anche a tutela dei CT. Sarebbe molto utile integrare nell’app Trenord, e in un wallet (Apple Wallet, Google Wallet, Stocard) anche la tessera IoViaggio al fine di ridurre al minimo il contatto fisico tra l’utente e il capotreno.

7. Cibo e spazzatura: Divieto di mangiare sui vagoni: il cibo entra in bocca e dunque in contatto con la saliva, che è un conduttore ideale, non deve circolare, appiccicandosi magari sui sedili. Sarebbe inoltre opportuno chiudere i cestini della spazzatura onde velocizzare la pulizia Ciascuno può portare la propria fino alla banchina della stazione.

8. Proponiamo inoltre che Regione Lombardia inviti le aziende, a cominciare da quelle più grandi, e le associazioni di categoria (Confindustria, Confcommercio, Confartigianato) a promuovere una gestione flessibile degli orari di lavoro soprattutto per i pendolari. La gestione dei flussi è possibile se i datori di lavoro continuano con lo smart-working e autorizzano maggiore flessibilità in ingresso e uscita.

9. Invitiamo inoltre Regione Lombardia/Trenord a prevedere tariffe di viaggio ridotte per alcune ore del giorno per liberare le ore di punta ed invogliare a lavorare ad orari diversi magari da proporre anche alle aziende di cui sopra. Questo aiuterebbe anche i viaggiatori occasionali che potrebbero optare per orari più economici e meno frequentati.

busto pendolari fase 2 – MALPENSA24