Busto piange la scomparsa di Cesare Cerana, industriale e uomo di sport

BUSTO ARSIZIO – Se n’è andato a 83 anni Cesare Cerana, industriale e grande uomo di sport. Titolare della storica azienda di famiglia Cesare Cerana Industriale di via Palestro, tra le aziende leader in Italia nel settore della tintoria, candeggio e finissaggio di tessuti, era stato velista e appassionato di tiro a volo. La città si stringerà alla sua famiglia per l’ultimo saluto mercoledì 23 settembre alle 10.45, con il funerale in programma nella chiesa del Sacro Cuore, nel quartiere dei Frati dove viveva. La messa funebre sarà anticipata, alle 10.30, dal Rosario.

La famiglia in lutto

Lo piangono la moglie Alba, le figlie Silvia e Grazia, i nipoti Simone, Giulia, Michele e Benedetta, i generi Tato e Mauro, oltre a tutti i parenti. I familiari rivolgono «un ringraziamento particolare» al dottor Cozzi «per l’impegno dimostrato nelle amorevoli cure prestate», ma anche «un ringraziamento all’ospedale di Legnano e tanta riconoscenza ai nostri infermieri Faruk, Daniele e Martino». Cesare Cerana amava gli animali, era pilota di aerei, praticava equitazione, seguiva in tv e alla radio tutti gli sport di cui era grande appassionato: formula uno, tennis, motociclismo, ciclismo, golf. Industriale di riferimento del territorio, è stato tra i fondatori dell’Università LIUC di Castellanza e negli anni ne ha seguito l’evoluzione con autentico interesse ed attenzione.

Uomo di sport

Era stato campione di vela d’altura e aveva sempre nutrito una grande passione per la caccia e per il tiro a volo, disciplina alla quale ha dedicato tante energie, con la realizzazione dell’impianto di tiro a volo di Fagnano Olona. Proprio grazie al suo impegno nel tiro a volo, nell’ottobre dello scorso anno era diventato socio del Panathlon Club La Malpensa. «Era un uomo di sport a tutto tondo» rivela Roberto Paulon, già vicepresidente del Panathlon. «Dove c’era sport, dava sempre una mano» aggiunge Mauro Bassi, presidente dell’ASD Tiro a volo Fagnano. Oltre allo sport, Cesare Cerana sosteneva anche molte iniziative in campo sociale, facendo «una marea di beneficenza», come rivela chi lo conosceva bene.

“Figlio d’arte”

La passione per lo sport l’aveva ereditata dal padre Peppino Cerana, che era stato il patron del Velo Club Bustese ma soprattutto della Pro Patria, di cui era stato “presidentissimo” negli anni d’oro del Dopoguerra, con i biancoblu stabilmente in serie A (in panchina il mitico Giuseppe Meazza, voluto proprio da Cerana), quando si accarezzò il sogno di portare allo “Speroni” un campione del calibro di Laszlo Kubala.

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