Busto Provincia, occasione persa. Speroni: «Ma non per colpa della Lega»

BUSTO ARSIZIO – «Picco Bellazzi ha ragione su tutto. Tranne che sul dare la colpa alla Lega». Lo sostiene il segretario del Carroccio cittadino Francesco Speroni. La mancata nascita della Provincia dell’Alto MIlanese, o del Seprio che dir si voglia, tema riportato d’attualità dal procuratore della Repubblica Gianluigi Fontana e rilanciato dall’avvocato Walter Picco Bellazzi, il quale ha anche distribuito responsabilità politiche (alla Lega), sta alimentando il dibattito su una questione che, in fondo in fondo, non è mai stata né superata, né archiviata. Per lo meno nei cuori dei bustocchi.

Perché Busto non è capoluogo

«Concordo sia con l’ormai ex procuratore della Repubblica Fontana, sia con Walter Picco Bellezzi: la mancata Provincia con Busto capoluogo è stata un’occasione persa – dice Speroni – però le cose non sono andate come racconta l’avvocato Bellazzi. La storia, infatti, è ben diversa».

La premessa di Speroni è che della “Provincia di Busto” ne parlava già il senatore e francesco speronisindaco emerito Gian Pietro Rossi: «E il consorzio Accam era propedeutico alla nascita della nuova realtà istituzionale». E poi fissa due anni: il 1991, «quando Umberto Bossi, senatore a quell’epoca, portò in parlamento la prima proposta»; e il 1992, «quando fui io, sempre al Senato, a portarne una seconda». Erano anni in cui la Lega faceva molto discutere per i temi sostenuti, ma contava poco in termini di potere. «Però – continua il segretario leghista – riuscimmo a far approvare dal consiglio regionale una proposta di legge presentata proprio dal Comune di Busto. E in questo modo è stato avviato l’iter di costituzione della nuova Provincia, che però prevedeva l’adesione di un numero minimo di Comuni».

La politica di quel tempo ha fallito

«Infatti – continua Speroni – abbiamo iniziato a raccogliere le adesioni dei vari Comuni. Senza però arrivare al numero minimo necessario per completare l’iter. Per svariate ragioni: dal campanilismo, alla resistenza di alcune amministrazioni nei confronti di Busto. E nelle varie realtà comunali a quel tempo non era la Lega che comandava. Quindi affermare che la mancata provincia sia da imputare alla politica del Carroccio come ha fatto Picco Bellazzi è un falso storico. A bocciare la Provincia dell’Alto Milanese o del Seprio sono stati i partiti che in quegli amministravano».

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