Busto, rincorsa Pnrr: mutui per macello e ex oratorio, gara deserta alle Tommaseo

ll sindaco Emanuele Antonelli e, in senso orario, le scuole Tommaseo, l'ex oratorio di Sacconago e l'ex Macello civico

BUSTO ARSIZIO – Rimodulazione: è la parola del giorno in giunta a Busto Arsizio. All’ordine del giorno della seduta di questa mattina, 19 giugno, c’era, appunto, la rimodulazione delle fonti di finanziamento di due dei progetti sostenuti con i fondi del PNRR, la riqualificazione dell’ex Macello civico di via Pepe e quella dell’ex oratorio di Sacconago. Palazzo Gilardoni ha rifatto i conti dei lavori per rispondere ai rincari di prezzi e materie prime: dovranno essere accesi due mutui, per un totale di poco più di 2,5 milioni di euro, per coprire interamente il costo delle due opere.

I mutui per i progetti PNRR

Niente di nuovo sotto il sole, le cifre erano già state previste a bilancio e il nuovo quadro economico era già stato approvato. Il progetto che è “lievitato” maggiormente è quello dell’ex Macello civico: dagli iniziali 7 milioni di euro, di cui 6,36 milioni coperti dai fondi PNRR, il costo complessivo è salito a 9,2 milioni di euro. Il Comune dovrà così rivolgersi a Cassa Depositi e Prestiti per accendere un mutuo da 2,33 milioni di euro per coprire i costi della ristrutturazione. Meno “pesante” invece la situazione dell’ex oratorio di Sacconago: da un costo iniziale di 4 milioni di euro, di cui 3,63 milioni finanziati con i fondi PNRR, il quadro economico è salito a 4,33 milioni di euro, tanto da richiedere l’apertura di una linea di credito da 205mila euro alla CDP per coprire il costo dell’opera.

“Deserto” Tommaseo

Di buono c’è quantomeno che sul mercato ci sono operatori che si sono fatti avanti per realizzare le due opere. Diverso è il caso dei lavori di ristrutturazione delle scuole Tommaseo, un’opera da 1,74 milioni di euro, sempre fondi PNRR. Su 22 operatori che avevano risposto alla manifestazione d’interesse per prendere parte alla procedura negoziata di aggiudicazione dell’appalto, ne sono state estratte a sorte 10 da invitare alla fase di presentazione delle offerte, ma nessuno di questi 10 operatori ha risposto all’invito con un’offerta economica. Così, come prevede la normativa, la centrale unica di committenza ha chiesto agli altri 12 operatori inizialmente esclusi di fare un’offerta, ma anche in questo caso la procedura è andata deserta. Ora si farà un altro tentativo.

Le spine del PNRR

«È un problema generalizzato, non ci sono operatori disponibili – fa notare il sindaco Emanuele Antonelli – ma noi andiamo avanti alla ricerca di imprese che possano eseguire le opere, nel frattempo stiamo aspettando dal governo la rimodulazione delle scadenze e delle tempistiche per i progetti PNRR». Una questione “calda” sul tavolo del governo nazionale. E nei Comuni non resta che rincorrere le scadenze.

busto arsizio pnrr opere – MALPENSA24