Busto, rispunta la discarica a cielo aperto in via Marco Polo. A pochi metri da Agesp

BUSTO ARSIZIO – In via Marco Polo c’è (ancora) una discarica a cielo aperto di bottiglie di vetro e ogni genere di rifiuto. Il tutto a poche decine di metri dalla sede di Agesp Spa, la ex municipalizzata che si occupa proprio di raccolta rifiuti. Un problema ormai annoso, che torna alla ribalta ogni volta che qualcuno, posteggiando l’auto, si accorge dello schifo che alberga nel fossato tra l’area di sosta e la proprietà privata retrostante, il complesso di via Arconate che dovrà essere parzialmente demolito per metterlo in sicurezza.

La discarica a cielo aperto

Mentre in via Marco Polo nelle scorse settimane erano in corso i lavori di realizzazione della nuova pista ciclabile disegnata sull’asfalto, dietro al parcheggio che corre lungo la via, a partire dal semaforo all’incrocio con via Magenta, continuavano ad accumularsi rifiuti. Succede ormai da almeno dieci anni: il bidone posizionato da Agesp per raccogliere il vetro si riempie e puntualmente le bottiglie straripano e finiscono per terra, in particolare nel fossato oltre il muretto che divide dalla proprietà privata, da anni ormai abbandonata.

Film già visto

Bottiglie di vetro in quantità, anche perché la zona è da tempo oggetto di “bivacchi” alcoolici in ore serali e notturne. Ma anche ogni genere di rifiuto: dai bidoni ai sacchi viola e agli scatoloni riempiti alla rinfusa, fino ai resti edili e persino a qualche lastra di eternit. Un film già visto e rivisto: ogni “tot” Agesp Spa ripulisce (era successo due anni fa) e dopo un po’ di tempo tutto torna come prima. L’inciviltà, purtroppo, corre sempre più veloce degli addetti alla raccolta dei rifiuti.

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