Busto, stazione Nord abbandonata a se stessa: i pendolari bussano alla politica

BUSTO ARSIZIO – «In stazione ci sono problemi di sicurezza e decoro, sui treni invece ritardi, sovraffollamenti e cancellazioni». Sono i due “binari” del malcontento che il Comitato Pendolari Trenord Busto Arsizio ha esternato questa mattina, 24 gennaio, in un sopralluogo alla Stazione Nord alla presenza dei rappresentanti dell’amministrazione comunale. Si invoca «una svolta immediata» per uno scalo che ha appena ottenuto 26 milioni di euro per la sua riqualificazione. «Servono interventi per tamponare la situazione da qui alla posa della prima pietra».

Il sopralluogo

A “toccare con mano” tutte le magagne dello scalo ferroviario di via Monti c’erano l’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani e l’eurodeputata e consigliere comunale della Lega Isabella Tovaglieri, accompagnati dalla portavoce del comitato Paola Gallazzi nel “tour” delle condizioni «insostenibili» della stazione che si è sempre vantata di essere la “porta esterna” di Malpensa, in quanto prima fermata del Malpensa Express nel tragitto tra l’aeroporto e Milano.

L’esterno

La visita ha messo in luce una serie di criticità che hanno «peggiorato drasticamente» la situazione dello scalo. All’esterno c’è un cantiere infinito (fine lavori prevista oltre un anno fa) e c’è «la pavimentazione attorno all’edificio che è ormai da anni in attesa di definitiva sistemazione» e che è «a rischio scivolate» quando c’è ghiaccio o neve. Così come lo è lo “scivolo” tra la stazione e il parcheggio di via Monti, che «andrebbe livellato». Poi c’è il problema della velostazione, «sottoutilizzata perché non monitorata dalle telecamere di videosorveglianza», tanto che tutt’attorno allo scalo ci sono biciclette attaccate ad ogni palo. E anche le pensiline delle rastrelliere di fronte all’ingresso della stazione, piene di buchi e di affissioni abusive, «andrebbero rimesse a posto». Per Paola Gallazzi ci vorrebbe anche «una navetta per collegare lo scalo con la stazione “centrale” FS e con il centro», che «permetterebbe ai pendolari di evitare di arrivare in auto».

E l’interno

All’interno dello scalo la situazione non è migliore, anzi. I servizi igienici, spesso vandalizzati in passato, ora sono chiusi e fuori uso, così come la sala d’aspetto, oscurata dai cartoni sulle vetrine. L’ascensore per i binari 3-4 è in manutenzione e non sarà pronto prima della primavera, così l’assessore Giorgio Mariani, che è venuto dal Comune in bicicletta, è costretto a portarla giù sulle scale “stile ciclocross”: «È quello che fanno normalmente i pendolari» sottolinea la portavoce del Comitato. E poi c’è il problema dei “loculi”, le «strettoie per l’adeguamento antincendio» realizzate tra la banchina dei binari e l’accesso alle scale (con le nuove porte antipanico), che spaventano i pendolari per «la calca che si crea quando arrivano i treni all’ora di punta». Al piano dei binari, poi, «hanno messo sei nuovissimi monitor HD dove passa solo pubblicità ma non c’è nessun tabellone sui treni in arrivo», e in generale «alla sera non è un posto in cui stare troppo tranquilli». Senza contare l’annosa questione di ritardi, cancellazioni, sovraffollamenti e in futuro il rischio che i Malpensa Express vengano spostati sulla linea RFI, una volta costruiti i binari tra Gallarate e il T2.

Le risposte della politica

«Venerdì a Milano ci sarà il primo incontro con i responsabili del Progetto Fili, che rivoluzionerà tutta la parte in superficie dello scalo grazie al finanziamento da 26 milioni di euro recentemente riconfermato dal governo» rivela l’assessore Giorgio Mariani, da anni in prima linea sul dossier del rilancio dell’area delle Nord, ereditato proprio dall’ex vicesindaco Isabella Tovaglieri. «Sarà l’inizio del percorso di messa a terra dei fondi e dei progetti di riqualificazione della stazione, previsti con il Masterplan dell’area delle Nord. Adesso che abbiamo coscienza dello stato dei luoghi potremo portare la “lista della spesa” a Ferrovie Nord per chiedere di intervenire con le manutenzioni più urgenti». Mariani ha anche ribadito che in primavera «partiranno i lavori sul comparto dell’area mercato», dove grazie ad un altro maxi-finanziamento regionale da 15 milioni di euro partirà la riqualificazione del piazzale con annessa realizzazione del posteggio multipiano che in futuro servirà anche ai pendolari della stazione.

Giorgio Mariani e Paola Gallazzi

Tovaglieri: «Le istanze sui tavoli»

Per l’eurodeputata bustocca Isabella Tovaglieri «è doveroso ascoltare le istanze dei pendolari di Busto Arsizio che con compostezza e civiltà rivendicano più sicurezza e decoro in stazione Nord, oltre che puntualità e comodità sui treni diretti a Milano. Sollecitazioni di assoluto buon senso che, insieme all’assessore Mariani, porteremo ai tavoli di FNM, Trenord e Regione. La stazione di Ferrovie Nord di Busto Arsizio è da anni al centro dell’attenzione e dei progetti dell’amministrazione comunale, di Regione Lombardia e di Ferrovie Nord, progetti che permetteranno di rivoluzionare questo comparto di città che risente il peso degli anni dai tempi dell’interramento dei binari e che merita un rilancio. Purtroppo i tempi di questa rivoluzione sono inevitabilmente incompatibili con le necessità della quotidianità dei pendolari, e l’attesa del nuovo a volte finisce per mettere in secondo piano le urgenze del presente, ma confidiamo che con la buona volontà di tutti gli attori possano essere messe in campo contromisure efficaci per dare ai pendolari le risposte che chiedono».

busto arsizio stazione nord – MALPENSA24