BUSTO ARSIZIO – Piazza San Michele, la rivoluzione è una “rotatoria lunga”. Il progetto di massima è pronto e l’assessore alla viabilità e sicurezza Massimo Rogora è pronto per la sperimentazione: «Sarà un test a basso costo, a semafori spenti – rivela l’esponente della Lega – i new jersey ce li abbiamo già, recuperati dalle due ex rotatorie provvisorie di largo Giardino e di viale Boccaccio, poi con un migliaio di euro di vernici ce la caviamo. Se funziona poi si può procedere con i lavori definitivi, altrimenti si torna indietro». Rogora spera di poterlo mettere in pratica già ai primi di gennaio del 2021.
La “rotonda lunga”
Il modello è Tradate, dove (vedi foto sopra) una “rotatoria lunga” è già in funzione da tempo lungo la statale 233, all’incrocio tra via Monte Grappa, via Rossini e via 4 Novembre. Di fatto si tratta di due mini-rotonde con uno spartitraffico al centro, per ovviare alla mancanza di spazio per un unico rondò di dimensioni adeguate. «Il semaforo a tre tempi dura troppo – ammette l’assessore alla viabilità Max Rogora – la sperimentazione è fattibile, senza abbattere niente, e a basso costo, utilizzando i new jersey. Ci vuole solo buona volontà per provare questa soluzione. La sperimentazione può durare anche solo una settimana, se ci si rende conto che non funziona».
La soluzione
Quello di piazza San Michele, all’incrocio con via Quintino Sella e piazza Manzoni, è uno degli incroci più trafficati della città. L’ipotesi della rotatoria studiata dall’assessorato alla viabilità consentirebbe, per il delegato Max Rogora, di «eliminare traffico e smog, aggiungendo anche una decina di posti auto a fianco del grattacielo, mentre se ne perderebbero due o tre in fondo a via Quintino Sella e si sposterebbe un po’ più avanti l’attuale fermata dell’autobus». L’assessore ci crede, nonostante le inevitabili discussioni che solleverà questa scelta: «Senza la testa dura del sottoscritto, oggi la rotonda del Tribunale non ci sarebbe – rivela Rogora – ci ho creduto e l’ho portata a casa e adesso sono tutti contenti che il traffico sia finalmente più fluido».
Busto, il piano del traffico disegna la città delle rotonde. Altre 5 sul viale della Gloria