Caidate, musica da camera al Castello con il concerto dell’Ensemble Araba Fenice

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SUMIRAGO – Dopo il concerto di Marco Marcuzzi sul sagrato della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Inarzo la rassegna “Musica nelle residenze storiche” continua oggi, domenica 16 luglio, con l’Ensemble Araba Fenice: il trio formato da Angelica Girardi (soprano), Francesco Girardi (flauto) e Pierluigi Camicia (pianoforte) si esibirà alle 21 al Castello di Caidate.
La fortezza che si trova nella frazione di Sumirago ha come centro più antico una torre altomedievale intorno alla quale nel quattordicesimo secolo fu costruito, da un ramo della famiglia Visconti, un corpo di fabbricato con cortile. Nel diciassettesimo secolo fu ampliato dalla famiglia Bigli, che lo ereditò nel 1612, con un portico a colonne binate; verso il 1850 furono fatte ulteriori aggiunte dalla famiglia Confalonieri.

Rinascita in continua mutazione e inafferrabilità

L’Ensemble Araba Fenice è nato negli anni Novanta da un’idea di Pierluigi Camicia e Francesco Girardi, entrambi a quel tempo docenti al conservatorio di Bari: nel nome scelto c’è l’essenza della rinascita in continua mutazione e, quindi, dell’inafferrabilità. Negli anni la formazione ha infatti spesso cambiato repertorio e componenti, ma i due fondatori sono sempre rimasti i pilastri del gruppo.
Scopo del progetto è proporre al pubblico brani di grande godibilità e allo stesso tempo ricercati, che mettessero in luce le doti musicali e tecniche degli artisti che via via si sono succeduti. Negli ultimi anni si è arricchito della presenza del soprano Angelica Girardi: la proposta si è quindi orientata sulla scelta di brani da camera che vanno dal barocco al contemporaneo, ad arie d’opera e variazioni su temi.
Il concerto spazierà dal celebre “Bacio” di Luigi Arditi (compositore e direttore d’orchestra crescentinese) alle raffinate, appassionate, intime romanze di Francesco Paolo Tosti, compositore che amava scrivere piccole melodie per pianoforte e canto, molte su testi del grande poeta Gabriele D’Annunzio, destinate a riempire le sale dei salotti di fine Ottocento. A collegare il percorso musicale vocale saranno alcuni brani per flauto e pianoforte di Nino Rota e una fantasia da “Norma” di Vincenzo Bellini nel perfetto stile dell’epoca di utilizzare temi operistici per composizioni virtuosistiche per strumento solista accompagnato dal pianoforte. Qui di seguito è indicato il programma:

Eva Dell’Acqua

  • Villanelle per soprano, flauto e pianoforte

Luigi Arditi

  • Il bacio per soprano, flauto e pianoforte

Donato Lovreglio

  • Melodie variate da “Norma” per flauto e pianoforte

Nino Rota

  • Cinque Preludi per pianoforte
  • Cinque pezzi facili per flauto e pianoforte

Francesco Paolo Tosti

  • L’alba separa dalla luce l’ombra
  • Malia
  • L’ultima canzone
  • Goodbye per soprano e pianoforte
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