Cairate, tragedia Cartiera Mayer: Prealpi servizi assolta in Appello

cairate morto cartiera mayer

CAIRATE – Morte alla cartiera Mayer di Cairate: Prealpi servizi assolta completamente in Appello. La sentenza di oggi, venerdì 19 maggio, scagiona da ogni accusa Marcello Pedroni, in quanto vertice di Prealpi Servizi, a processo con Antonio Colombo ossia i rappresentanti legali di Prealpi Servizi e il delegato per la sicurezza all’epoca dei fatti.

Nessuna responsabilità di Prealpi

L’episodio drammatico data il 2015 quando il giovanissimo Alessandro Giani, da poco maggiorenne, entrato nella cartiera dismessa con due coetanei per una goliardata, precipitò da alcuni metri morendo sul colpo. Pedroni e Colombo furono assolti in primo grado dall’accusa di omicidio colposo, venendo invece condannati per non aver sufficientemente ostacolato l’accesso all’area tanto pericolosa. In Appello il collegio difensivo composto da Carmine Gorrasi e Fabio Monza per Pedroni e da Cesare Cicorella per Colombo, ha ribaltato il verdetto di primo grado, nonostante la procura generale abbia chiesto la conferma della pena.

Piena assoluzione

L’area era recintata, c’erano catenacci per “sigillarla” e cartelli che ne indicavano la pericolosità. Per la procura generale ci fu comunque negligenza da parte di Prealpi servizi nell’indicare che il luogo era interdetto e pericoloso. La società non avrebbe fatto, a parere della procura generale, quanto dovuto per garantire la sicurezza e la non accessibilità del luogo. La corte ha deciso diversamente con un’assoluzione piena. Le motivazioni saranno depositate in 90 giorni. Non scontato, vista la richiesta di condanna della Pg, il ricorso in Cassazione.