Castellanza servizi, Frigoli e il motivo dell’addio: «Maggioranza divisa e zero visione»

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CASTELLANZA – «Il futuro della Castellanza servizi non lo devo mica decidere l’amministratore unico. Semmai è l’amministrazione a doverlo fare, anche se sulla questione non c’è un’unica visione». E ancora: «Csp e Azienda di valle devono ragionare sull’unione più che sulla collaborazione e i Camilliani, a 2 milioni di euro, non li comprerà mai nessuno».

Il vero motivo delle dimissioni

Livio Frigoli, ormai ex amministratore unico della Castellanza servizi dice di non voler far polemica: infatti, fin che può gira alla larga dagli argomenti spinosi. Anzi, nell’esporre i motivi del suo addio alla guida dell’ex municipalizzata, prova ancora a mettere lì “gli impegni di lavoro”. Ma alla fine l’argine non regge. «Va bene, lo so che non posso prendervi in giro – dice – non c’era più sintonia con l’amministrazione sul futuro della Csp».

Serve una visione? Eccola.

Domanda: Frigoli, quale sarebbe la sua visione, non condivisa, della Castellanza servizi? Risposta: «Non voglio aprire polemiche che fanno parte del passato». E, infatti, l’ex sindaco di Castellanza, vecchia volpe, per parlare di ciò che non ha funzionato “ieri” guarda al domani.

«Quando sono arrivato l’obiettivo era rimettere in carreggiata la società. Obiettivo raggiunto in maniera condivisa». I problemi sono sorti dopo. «Quando occorreva fissare i nuovi obiettivi è emerso che l’amministrazione ha almeno tre visioni su questa società. C’è chi pensa che debba occuparsi dell’ordinario; chi crede che la Csp debba fare i miracoli e chi non si esprime poiché sta fuori dal dibattito. Io penso che il nuovo amministratore unico debba guardare avanti». Dove? «All’unione più che alla collaborazione tra Castellanza servizi e Azienda di Valle, perché non esiste che ci siano due società che si occupano di temi sovrapponibili. Ma anche al futuro del PalaBorsani. Questa struttura deve essere il palazzetto solo di Castellanza o c’è una visione strategica più ampia? E infine gli ex Camilliani. Il prezzo di vendita è troppo alto per il mercato, forse la soluzione è darlo in concessione». E la Rsa Moroni? «Non conosco i bilanci della Moroni, ma se in tutti questi anni il trasloco ai Camilliani non si è concretizzato ci sarà pur un motivo».

La stoccata alle minoranze

«Voglio essere chiaro, non ho intenzioni di impegnarmi in politica a Castellanza per i prossimi anni – dice Frigoli – Sono rimasto in silenzio fino ad ora perché non volevo interferire nella scelta dell’amministratore unico, valutazione che spetta solo al sindaco. E a chi sostiene che io sia lo stratega di Mirella Cerini, rispondo dicendo che da sette anni a questa parte il sindaco decide in autonomia e quindi meriti e “colpe” sono della Cerini e della maggioranza».