È Lorella Bigatti il nuovo amministratore di Castellanza Servizi e Patrimonio

CASTELLANZA – Il sindaco Mirella Cerini presenta il nuovo amministratore unico di Castellanza Servizi e Patrimonio: è Lorella Alda Bigatti, viene da Milano e attualmente ricopre lo stesso ruolo nella società Net-Nuove Energie Teleriscaldamento, partecipata dai comuni di Rho, Pero e Settimo Milanese, oltre a far parte del comitato esecutivo di Confservizi Lombardia. Prende il posto di Livio Frigoli, che si è dimesso alla fine del mese di marzo. Lorella Bigatti ha superato la selezione tra sei candidati che hanno presentato il curriculum: «Spero di essere all’altezza» le sue prime parole a Palazzo Brambilla.

I primi passi in azienda

La nomina di Lorella Bigatti alla guida della partecipata castellanzese è notizia di questa mattina, 16 maggio: in assemblea CSP il sindaco Mirella Cerini ha proceduto all’attribuzione dei poteri, poi il neo amministratore unico ha incontrato l’attuale direttrice di CSP e il suo predecessore, il dimissionario Livio Frigoli, per avviare il passaggio di consegne. «In un clima di grande collaborazione» sottolinea il primo cittadino di Castellanza. Giovedì 18 Bigatti avrà il suo primo incontro con la struttura. Conferma di aver trovato «un clima positivo. In parte mi sono state passate alcune consegne sui punti nodali, questioni legate ai centri di attività, vicende pregresse, il rilancio di alcuni settori, la programmazione della nuova configurazione dei contratti di servizio, la strategia migliore per valorizzare gli asset in proprietà dell’azienda. Csp è una società di servizi, e come tale deve essere seguita accuratamente sia dal lato finanziario che economico e strategico».

L’esperienza amministrativa

Trent’anni di esperienza amministrativa, a partire da due mandati da assessore al bilancio e all’istruzione nelle giunte di centrosinistra di Rho (tra il ’94 e il 2002, con la compianta Arianna Cavicchioli come sindaco) e da diversi incarichi nelle società partecipate, sempre affiancata al suo primo lavoro, che tuttora mantiene, insegnante di latino e greco in un liceo di Milano «Dal prossimo anno – promette Bigatti – con una cattedra a orario ridotto». “Galeotto” fu, parole sue, «il dentista a Cerro Maggiore» che ha spinto la manager milanese ad esplorare la zona a nord, già frequentata in Euro.Pa a Legnano. «Nella terza parte della mia vita voglio una sfida diversa, allineata con le mie competenze. Ecco perché ho preso in considerazione questo bando».

L’esperienza

«Esperienze importanti che sono un valore aggiunto per lo sviluppo di CSP, per consolidare una realtà che deve fornire i servizi garantendo la qualità migliore possibile ai cittadini di Castellanza e non solo. Ci sono tutte le premesse per un buon lavoro» sostiene il sindaco Mirella Cerini, che non nasconde la sua soddisfazione per aver ricevuto «candidature di livello» che le hanno permesso di scegliere «una figura al di fuori delle dinamiche del nostro territorio, con l’intento di portare un punto di vista differente», ma anche di optare per una “quota rosa”, dato che «sulla questione di genere – ammette Cerini – quando c’è l’occasione mi viene da pigiare l’acceleratore». E poi, elemento «fondamentale» per il sindaco, «la predisposizione al confronto con la parte politica».

Le priorità

Nel merito, se Lorella Bigatti inquadra CSP come «una società complessa sovracomunale con un bacino ampio. È importante che rispecchi in pieno l’anima di una società in house che è una sorta di assessorato aggiunto» e si pone l’obiettivo di «lavorare nelle retrovie per garantire all’amministrazione servizi adeguati e sempre all’altezza per i suoi cittadini», il sindaco Cerini mette in fila le priorità. «Il rinnovo dei contratti di servizio per farmacia, cimitero e servizi abitativi, in scadenza dopo la proroga, mentre sul Palaborsani la scelta è di reinternalizzare la gestione in comune per poi aprire una procedura per l’affidamento ad un nuovo gestore con un lasso temporale di medio respiro che possa valorizzare l’impianto e ridurne gli importanti costi, per evitare che ricadano dalla CSP sul bilancio del Comune. E poi sappiamo che la sfida dei prossimi tre anni sarà individuare lo sviluppo e la valorizzazione dell’ex Camilliani, stabile che da giugno sarà vuoto e per cui potremo attivare procedure e ragionamenti necessari, considerando che ci sono 2,5 milioni di mutuo da estinguere da qui al 2037 e che è un costo importante per Csp, ma senza snaturare finalità e destinazione d’uso alla collettività». Cerini però qui fa notare che «ad oggi, nonostante tante congetture su presunti accordi già scritti, che smentiamo categoricamente, si sono solo avviati dei percorsi, ancora tutti da tracciare, ma non è stato preso nessun accordo né scritto né verbale preso».

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