Canegrate nel Cuore: «Tasse al massimo e pochi investimenti nel bilancio»

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CANEGRATE – Per forza il Comune non ha aumentato le imposte: sono già ai massimi. È uno dei rilievi mossi dalla minoranza di centrodestra al bilancio di previsione 2023-2025 di Canegrate votato in consiglio comunale mercoledì scorso, 5 aprile. «Il bilancio approvato – rimarca a Malpensa24 Matteo Matteucci, capogruppo di Canegrate nel Cuore – non osa differenziarsi da quelli precedenti: manca di una vera innovazione rispetto al bilancio precedente e soprattutto di una riduzione, anche simbolica di alcuni decimali, delle imposte comunali per dare conforto alle famiglie che devono far fronte a un periodo di incertezza come quello attuale».

Matteucci: «Su Imu e Irpef serviva un segnale alle famiglie»

Matteucci non nasconde il «contesto di difficoltà in cui operano i Comuni a causa del rincaro delle materie prime, dell’aumento dei costi dell’energia elettrica e dell’inflazione che però brucia anche il potere d’acquisto delle famiglie. Queste fanno sempre più fatica con i loro conti sia per gli strascichi della pandemia, sia per la crisi energetica. Eppure – ribadisce – la tassazione nei loro confronti è stata confermata al massimo consentito dalla maggioranza, tanto per le aliquote dell’Imu quanto per l’addizionale Irpef. Senza contare che l’aliquota massima dell’Imu per gli immobili di categoria D, quelli ad uso produttivo, non aiuta gli investimenti.

«Nel Legnanese – prosegue Matteucci – Canegrate è l’unico comune con la tassazione massima per queste aliquote. Sarebbe utile un confronto con i comuni vicini più simili per dimensione e sarebbe bastata una riduzione anche di stretta misura, per dare un segnale di attenzione. Invece non è stato così. Per questo abbiamo votato contro le aliquote stabilite per Imu, Irpef e Tari, come pure sul Documento unico di programmazione».

«Palazzo Visconti e Cse ancora a secco»

A proposito di programmazione, il centrodestra si sarebbe aspettato qualche passo su due strutture pubbliche che sono state anche fra i temi chiave della campagna elettorale: Palazzo Visconti (nella foto in alto) e il Centro socio educativo. «Sullo storico Palazzo Visconti, Canegrate Insieme aveva annunciato massima attenzione alla sua manutenzione. In effetti, nel documento presentato a fine marzo lo citano; peccato però che nelle linee programmatiche del bilancio di previsione la voce di spesa è zero.

«Altro punto affrontato anche nelle riunioni della campagna elettorale, gli interventi di riqualificazione funzionale e di efficientamento energetico degli edifici pubblici. Sono stati affrontati per le scuole, ma non mai è stato fatto neanche un cenno al Cse per disabili “Città del Sole”. Secondo noi, anche questa struttura necessita di interventi di ammodernamento a cominciare dalla facciata, ma nel Dup non vi si fa alcun riferimento: sono state spese solo parole su lavori in futuro, ma nulla di concreto nel breve periodo. Almeno un cenno nelle voci di spesa si poteva fare. In entrambi i casi, bisognava partire da subito con quelli che sono edifici importanti e che stanno a cuore dei cittadini».

«Ma il clima di collaborazione è positivo»

A margine dei rilievi mossi sul bilancio, Matteucci tiene a confermare l’unità di opinioni nel suo gruppo, ma anche la volontà di evitare lo «scontro frontale» con la maggioranza. «Fare guerre non fa bene a nessuno, a partire dai cittadini. Si critica quando è il caso di farlo, come sul bilancio, ma il nostro atteggiamento è quello di essere costruttivi e aperti alla collaborazione su temi che sono d’interesse di tutti. Di questo sono contento, come pure il sindaco, che apprezza la nostra propositività e i toni pacati e collaborativi dell’opposizione pur nella diversità delle opinioni. Da parte nostra, riconosciamo che Modica è aperto al dialogo, al confronto e anche all’ascolto. In questo modo siamo arrivati, ad esempio, ad approvare all’unanimità provvedimenti come la Comunità energetica rinnovabile o sul Csbno che avevamo inserito nel nostro programma elettorale».

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