Caro bollette Amga a Legnano, Radice: «Mai taciuto, il resto è populismo»

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LEGNANO – Non si è fatta attendere la risposta, durissima, del sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, alla denuncia del consigliere di minoranza Franco Brumana sui rincari delle bollette Amga per il teleriscaldamento. «Un populismo da quattro soldi» lo ha liquidato Radice, che ha anche annunciato alcune misure per ridurre i costi del Comune, come la riduzione negli edifici comunali degli orari di funzionamento e delle temperature dei riscaldamenti.

Di seguito, la replica integrale divulgata dal primo cittadino oggi, martedì 1° marzo.

Trovo incredibile che si speculi su un problema, quello del costo dell’energia, vissuto da tutta l’Europa sulla pelle di famiglie e imprese per combattere delle personalissime battaglie contro i nemici giurati della propria azione politica, Amga e Neutalia, e criticare, di riflesso, l’operato dell’Amministrazione comunale. Sulle bollette già gravavano aumenti oscillanti fra il 30 e il 40%, dovuti al rincaro delle materie prime, antecedenti allo scoppio della guerra mossa dalla Russia all’Ucraina; una tendenza inasprita e accelerata dal conflitto in corso, tanto da portare i rincari al 100%. In questo quadro drammatico, per la guerra e le sue conseguenze sulle persone in primo luogo, per gli utenti del teleriscaldamento si aggiunge un rincaro temporaneo del 5% dovuto ai certificati neri, un’incidenza che si ridurrà percentualmente alla luce del vero problema che è il continuo aumento dell’energia.

Rincari per cause globali

Questa criticità, comunque, non è affatto taciuta; i Comuni soci ne sono perfettamente coscienti e Amga sta affrontando un problema, quello dell’efficienza dell’impianto di teleriscaldamento, che è figlio di scelte poco avvedute fatte anni fa dagli amministratori del tempo che hanno prodotto un impianto vincolato al solo uso di gas. All’attuale Amministratore Unico di Amga SpA Valerio Menaldi, l’assemblea dei soci, nel dicembre 2020, ha rinnovato la fiducia per affrontare importanti partite aperte: oltre a questa dell’impianto di teleriscaldamento, la vicenda Accam e l’operazione gas.

Sostegno ai cittadini-utenti

Quanto ai margini di manovra concessi al Comune per attenuare l’impatto del caro bollette è da ricordare che il Comune non può intervenire sulle tariffe presso il fornitore del servizio (anche se questo è una società partecipata dal Comune stesso), intervento che la Corte dei Conti potrebbe contestare; esiste per i cittadini la possibilità di vedersi ridotta la bolletta tramite il bonus gas e, in caso di indigenza, la possibilità di vedersi riconosciuto dai Servizi sociali un ulteriore aiuto per il pagamento della bolletta stessa.

No alla ricerca di facili consensi

Questo è quanto realisticamente si può fare per far fronte a un’impasse drammatica e di portata sovranazionale che rischia di essere immiserita e banalizzata da uscite nel più schietto populismo; un atteggiamento destinato a raccogliere, nel breve, facili consensi che, altrettanto velocemente, svaniranno. Come sindaco, quindi amministratore pubblico di una Città tenuto alla massima concretezza, questo pomeriggio nella manifestazione delle 18 indicherò la riduzione degli orari di funzionamento e delle temperature dei riscaldamenti negli edifici comunali come misura immediata, seppur poco più che simbolica, per combattere l’incidenza del caro bolletta.

Lorenzo Radice

Sindaco di Legnano

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