Edifici green, Lega contro l’euro-stangata «da 35mila euro per ogni casa»

STRASBURGO – È «una patrimoniale mascherata da decine di migliaia di euro sulla casa degli italiani» la direttiva sulle case green approvata oggi, 14 marzo, dall’Europarlamento di Strasburgo riunito in seduta plenaria. Lo afferma Isabella Tovaglieri, deputata europea della Lega e relatrice ombra del provvedimento, alla luce di quello che ieri nel suo intervento aveva definito come «un voto contro l’Italia e contro gli italiani».

La direttiva

La direttiva fissa al 2033 l’obbligo di portare gli immobili almeno in classe energetica D. Un’imposizione che colpirebbe, secondo l’europarlamentare leghista, «tre quarti del patrimonio edilizio italiano, che oggi è certificato in una classe inferiore alla D, e che costerebbe in media circa 35mila euro per ogni casa». Una stangata, per Tovaglieri, «insostenibile per il nostro Paese. È l’ennesimo capolavoro di autolesionismo europeo, come già per lo stop alle auto a benzina e diesel».

L’attacco a PD e M5S

«Gli emendamenti migliorativi e di buon senso presentati dalla Lega, che recepivano le istanze delle categorie interessate, non sono stati minimamente presi in considerazione dalle sinistre europee, che oggi, nella seduta plenaria di Strasburgo, hanno approvato la direttiva sugli edifici green – sottolinea Isabella Tovaglieri dopo il voto dell’Eurocamera – imponendo di fatto una patrimoniale mascherata da decine di migliaia di euro sulla casa degli italiani e mettendo a rischio la tenuta del settore edilizio, bancario e immobiliare. Le poche modifiche apportate al testo in aula non ne cambiano la sostanza e le conseguenze si preannunciano catastrofiche per la peculiarità del patrimonio edilizio dei nostri territori. Come relatrice ombra del provvedimento e come promotrice, a livello locale, di diversi tavoli di confronto con le associazioni dei costruttori e con gli ordini professionali durante l’iter di questa direttiva, esprimo grande preoccupazione e rammarico per la vittoria del fanatismo ecologista sul realismo e sulla ragionevolezza». L’esponente leghista attacca a testa bassa i colleghi eurodeputati del Pd e del M5S che hanno votato a favore della direttiva, mentre il centrodestra italiano è stato compatto sul No e il Terzo Polo si è astenuto. «Ora vogliamo vedere come Pd e Cinque Stelle spiegheranno ai cittadini le disastrose conseguenze delle loro scelte in Europa. Ci domandiamo come la neosegretaria del PD, Elly Schlein, che si è proposta come paladina delle fasce più deboli, riuscirà a convincere le famiglie a basso reddito che è giusto e opportuno spendere decine di migilaia di euro, magari indebitandosi per anni e abbassando ulteriormente il proprio tenore di vita, per adeguare l’abitazione ai nuovi standard europei. Anche i Cinque Stelle dovranno ingegnarsi non poco per riuscire a dimostrare agli italiani meno abbienti che è conveniente e sostenibile affrontare costosissimi interventi di ristrutturazione della casa, magari ereditata dai genitori, che potranno essere compensati da un risparmio nella bolletta energetica visibile non prima di decenni. Siamo tutti a favore della tutela dell’ambiente e tutti condividiamo gli obiettivi, ma questa non è la soluzione e tempi e modi sono inaccettabili. Come già per il bando alle auto 2035, auspichiamo che i prossimi negoziati possano mettere argine e fermare questa eurofollia: la battaglia per difendere le case degli italiani e per garantire la tenuta del comparto edilizio non finisce qui».

case green isabella tovaglieri – MALPENSA24