Vandali a Casorate, il vicesindaco sbotta: «Isoliamo questi incoscienti»

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CASORATE SEMPIONE – Un rubinetto rotto al parchetto fa sbottare il vicesindaco Carlo Demolli. La classica goccia che fa traboccare il vaso ormai colmo di un paese che lui amministra da otto anni e che, secondo la sua ricostruzione, è ormai ostaggio dei vandali. Per sua stessa ammissione. «E per favore non iniziamo con le telecamere in ogni via e angolo», dice il numero due della giunta di Casorate Sempione. Che lancia un appello ai giovani: «Isoliamo questi incoscienti». 

L’intenzione di un idiota 

Di seguito lo sfogo sui social del vicesindaco, braccio destro dal 2015 di Dimitri Cassani:

Una manetta spaccata con impegno, ci sono voluti certamente diversi calci o martellate con sassi trovati lì intorno.
Di sicuro c’è l’intenzione di un idiota, della stessa categoria di quelli che per noia hanno quasi divelto uno dei cestini del parco dal fusto di sostegno, svitando i bulloni che ovviamente non si trovano più.
Probabilmente la stessa compagnia annoiata che ha spezzato un ramo del giovane noce nell’aiuola e strappato dalle reti di sostegno le cime dei gelsomini dei gazebo, già provati dalla siccità, per poi rompere le bottiglie della birra lasciando i cocci accuratamente distribuiti tra il ghiaietto e l’erba.
Probabilmente parenti di quegli adorabili mattacchioni che quotidianamente accompagnano i loro animali e ne agevolano da deiezione nel praticello tra il comune e il centro anziani: vi risparmio le foto delle montagnette, tante che sembrano gli Appennini, ed è così tutti i giorni, e ci sono due cestini a 10 metri.
Ma va bene così, continuiamo a rimettere a posto e a pagare i danni, senza urtare la sensibilità né mettere in discussione le responsabilità educative di nessuno, altrimenti qualcuno si sente criminalizzato.

Isolare gli incoscienti

Demolli non vuole sentire parlare di aumentare la videsorveglianza («serve solo buon senso e rispetto, cose che purtroppo non si comprano su Amazon») e chiede ai giovani educati e rispettosi degli spazi di cui fruiscono di farsi parte attiva per invertire la rotta. «Sono proprio loro che dovrebbero esser i più inc…ti davanti a queste cose, furiosi direi, al solo pensiero che, grazie agli incivili di turno, magari anche più grandicelli, qualcuno possa solo pensare che tra le nuove generazioni siano tutti uguali, e si faccia di tutt’erba un fascio. Spero davvero che parta da loro qualcosa, anche in queste piccole cose e che si arrivi ad isolare questi incoscienti. Sui nostri giovani cittadini dobbiamo essere ottimisti, altrimenti abbiamo perso in partenza».

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