Da Cassano a Santiago, il Cammino in un libro. Franchin: «Mi ha cambiato la vita»

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CASSANO MAGNAGO – Dicono che il Cammino di Santiago cambi la vita delle persone. È vero? «Cambia il modo di osservare le cose: quando torni, tutto è dove lo hai lasciato. Ma lo vedi in maniera differente». O almeno è quello che è successo a Edoardo Dudi Franchin, cassanese doc e consigliere comunale di maggioranza. Che ha voluto riassumere quella che definisce «l’esperienza più bella, nel momento peggiore» all’interno di un libro. Sono 127 pagine che raccontano i paesaggi del nord della Spagna, 679 chilometri percorsi in poco meno di un mese, le amicizie e le difficoltà incontrate passo dopo passo. Ma anche come «ho superato (quasi, dai) la paura di volare».

Il Cammino, gli amici, le difficoltà in un libro

Il Cammino ci fa volare“, si intitola il libro. Che è più una sorta di «diario di cammino», racconta Dudi. Ed è accompagnato da 27 illustrazioni rielaborate con l’intelligenza artificiale, derivanti da alcuni frame delle storie girate durante il viaggio. Il consiglio è di «leggere qualche capitolo e poi guardarsi i video, per capire come la vivevo sul momento e come ho descritto questa storia una volta rientrato».

Step by step, giorno dopo giorno. «Ho raccontato il percorso che ho fatto e le varie tappe. Ma anche gli amici che ho incontrato». Una parentesi di serenità che da Bilbao a Santiago hanno permesso di scoprire paesaggi inediti, salite e discese che si trasformano nella metafora di un periodo «poco felice» per il pellegrino cassanese. «Uscivo da un periodo difficile: la politica che mi dava poche soddisfazioni, oltre ai problemi nella vita privata che complicavano i miei rapporti personali», dice. «Ma è servito». Non che si sia stato facile macinare chilometri in condizioni anche avverse. Nel libro si raccontano «le cimici che ho trovato nei letti», dice sorridendo. Ma anche «le vesciche ai piedi, spesso mi sentivo solo e in più occasioni ho avuto il timore di non trovare un posto dove passare la notte». Infatti ha affrontato la sua avventura in piena estate, «era alta stagione e non era raro trovare i rifugi pieni. Ho perso il conto delle volte che ho pensato di rinunciare e tornare a casa. Per fortuna non l’ho fatto».

La paura di volare

Al di là dell’esperienza personale, si aggiunge un’altra conquista: l’affronto alla paura dell’aereo. Non a caso il libro richiama all’esperienza del volo, perché «erano sette anni che non lo facevo». Tanto che, all’andata, per raggiungere Bilbao «ho preso prima il pullman e poi il treno: oltre 20 ore di viaggio». Ma il ritorno è stato diverso: «Ora ho la forza di affrontare l’aereo. Non è del tutto superata, ma ci sto lavorando». Ecco perché in agenda è già pronto un nuovo viaggio: «Questa volta partirò da Porto, in Portogallo, per salire fino a Santiago. Un percorso più semplice e più tranquillo». Ma tanto, quel conta, è il risultato. E la risposta è ancora «sì, il Cammino cambia la vita».

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