Rider della droga in manette: lo spaccio in bici e monopattino tra Cassano, Gallarate e Fagnano

CASSANO MAGNAGO – In questo periodo l’impegno dei Carabinieri del Comando Provinciale di Varese non è volto solamente a contrastare il fenomeno dello spaccio nei boschi anche con l’impiego degli Squadroni Cacciatori ma è volto a reprimere ogni forma di illegalità.

Pusher tunisini

Nella mattinata di oggi, mercoledì 19 aprile, infatti, i militari della Compagnia Carabinieri di Busto Arsizio e della stazione di Cassano Magnago hanno dato esecuzione, nei Comuni di Cassano Magnago, Gallarate e Candia Lomellina, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 3 uomini, tutti di nazionalità tunisina di età compresa tra i 25 e i 30 anni, per i reati di detenzione e spaccio di cocaina e hashish.

Cassano, Fagnano e Gallarate

Le indagini, che sono state avviate lo scorso mese di luglio dai carabinieri della Stazione di Cassano Magnago a seguito delle numerose segnalazioni che preoccupavano la cittadinanza, hanno consentito di ricostruire un corposo quadro indiziario nei confronti dei destinatari della misura ritenuti essere coinvolti, dal 2020, in un vero e proprio delivery della droga. Ben strutturati e con ruoli ben distinti, ricevevano le ordinazioni dagli assuntori di sostanza stupefacente direttamente sull’utenza cellulare utilizzata per l’attività illecita ed in tempi brevissimi provvedevano alla consegna lungo le vie cittadine e nei parchi dei Comuni di Cassano Magnago, Fagnano Olona e Gallarate a bordo di biciclette e monopattini, adottando qualsiasi tipo di cautela per sottrarsi ai controlli. Le cessioni di cocaina e hashish avvenivano con cadenza quotidiana, in modo abituale e continuativo, verso acquirenti che, se non riuscivano a pagare i loro debiti, subivano anche delle minacce. Nell’ambito dell’attività d’indagine sono stati, inoltre, sottoposti a sequestro circa 800 grammi di hashish per un totale complessivo di 5200 dosi che avrebbero garantito ingenti introiti di denaro.

La droga in casa

Nel corso delle perquisizioni odierne le unità cinofile dell’Arma dei Carabinieri hanno, inoltre, trovato 20 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, nascosta all’interno dell’abitazione. Nelle case dove sono stati rintracciati i destinatari della misura cautelare sono state identificate altre otto persone, di nazionalità tunisina e marocchina, tutti irregolari sul territorio nazionale, per i quali si stanno svolgendo ulteriori accertamenti di polizia giudiziaria. Gli arrestati sono stati portati in carcere a Busto Arsizio e Pavia a disposizione dell’autorità Giudiziaria.

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