Crisi a Cassano, la Lega attacca: «Dalla maggioranza atteggiamenti autocratici»

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CASSANO MAGNAGO – Le difficoltà che sta affrontando l’amministrazione comunale di Cassano Magnago sono evidenti anche alla Lega. Che approfitta delle tensioni per mettere il dito nella piaga, definendo «autocratici» alcuni atteggiamenti. Ormai è chiaro che il clima creato dai tre consiglieri dissidenti – Daniele Mazzucchelli, Edoardo Franchin, Roberto Saporiti – stia destabilizzando i rapporti in maggioranza, sempre più chiusa in se stessa. Tanto che l’ultimo consiglio comunale continua a far discutere.

Il mistero della mozione

Il Carroccio prende spunto proprio dall’ultima seduta di Villa Oliva – che ha visto il consigliere Mazzucchelli (Lista Poliseno) mettere la maggioranza con le spalle al muro – per «stigmatizzare alcuni atteggiamenti autocratici» dell’amministrazione del sindaco Pietro Ottaviani. Vale per il mistero nato intorno alla mozione presentata e poi ritirata da Progetto Cassano 2032, per impegnare la giunta a realizzare un chiosco al Parco di Città. Tema che oltretutto coinvolge proprio l’assessore Rocco Dabraio, delegato a Lavori Pubblici e Urbanistica e soprattutto figura di spicco dei 2032, di cui fu espressione come candidato sindaco alle scorse Amministrative. Dice la Lega: «Il ritiro del documento non ha avuto motivazioni esaustive, sollevando la disapprovazione dei consiglieri di opposizione».

Viabilità e incontri

Senza dimenticare che «lo stesso consiglio comunale è stato indetto in sfregio alla commemorazione che il comitato “No Inceneritore” aveva programmato con mesi di anticipo, ottenendo anche il patrocinio dell’amministrazione». E ancora: l’affondo sulle richieste fatte in aula proprio dal leghista Massimo Temporiti, per «attivarsi con Gallarate in merito alla viabilità cassanese, in quanto dello stesso colore politico: ma a fronte di quale progettualità ci chiediamo. E, non meno grave, non dovrebbero essere gli uffici preposti a promuovere un tavolo di confronto?».

Lo streaming e il periodico comunale

Piovono critiche anche sulle riprese audiovisive, «ritenute dalla giunta non importanti per le varie Commissioni, per la trasparenza che dovrebbe invece garantire la partecipazione anche ai cittadini impossibilitati a essere presenti di persona». Lo stesso vale per i consigli comunali, che «vengono trasmessi in streaming in solo audio e le relative registrazioni vengono poi tolte dal sito ufficiale in poche ore». Fino alla «chicca di questi giorni», dice il Carroccio. «L’amministrazione ha mandato alle associazioni l’invito a produrre un testo da pubblicare nel periodico comunale, fornendo le tracce dei punti da sviluppare». Richiesta definita una «forzatura che sa di regime». Un modo per dire che «la misura è colma: questi atteggiamenti sono davvero insopportabili e lesivi della partecipazione democratica». Un attacco su più fronti – sia quello del Carroccio ora, sia quello lanciato recentemente dal centrosinistra di Tommaso Police – che mette sempre più in mostra le fragilità della maggioranza.

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