Cassano, il consigliere Mazzucchelli mette spalle al muro la maggioranza

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Da sinistra: Andrea Pisani, Daniele Mazzucchelli, Edoardo Franchin, Roberto Saporiti

CASSANO MAGNAGO – Per tutto il consiglio comunale – ieri 12 ottobre – si è comportato come fosse un consigliere di opposizione, anche se al momento del voto si è allineato con le scelte della maggioranza. Dopo cinque mesi di silenzio, Daniele Mazzucchelli (subentrato lo scorso maggio a Veronica Romano con la Lista Poliseno) ha alzato i toni per fare la voce critica della giunta. Lo ha dimostrato fin da subito con un’interrogazione – che può essere già considerata un’anomalia – con il pretesto di avere aggiornamenti sulla mobilità sostenibile e la sicurezza. Ma era solo l’inizio di una seduta fatta di frecciate, strigliate e punzecchiate alla giunta. Proprio come farebbe un attento esponente dell’opposizione.

Un anno e mezzo di tensioni

Nell’ultimo anno e mezzo, da quando si è insediata l’amministrazione del sindaco Pietro Ottaviani, il consiglio comunale ha più volte portato a galla tensioni. A gennaio il consigliere Roberto Saporiti, dopo varie assenze in aula, si è dimesso da coordinatore della Protezione civile. Oppure il caso di Edoardo Franchin, ancora scottato da quel posto di prestigio promesso e poi negato alle ultime Amministrative. Ora tocca a Mazzucchelli.

Il consigliere di (non) maggioranza

In aula, ieri, sono state affrontate diverse questioni: il Dup, le variazioni di bilancio, il consolidato del 2022 e i chiarimenti sulla situazione di Sieco. Tutti temi che, di prassi, scatenano le minoranze per fare segnalazioni e dare suggerimenti con un taglio critico. Come è successo. Ma lo ha fatto anche Mazzucchelli dai banchi della maggioranza. Le risposte dettagliate dell’assessore Rocco Dabraio (Lavori Pubblici) su piste ciclabili e relativi costi hanno «soddisfatto» il consigliere. Precisando subito che «sono lavori già avviati dalla nostra amministrazione», quella di cui faceva parte come assessore. Le bacchettate sono arrivate sulle modalità utilizzate per gli attraversamenti pedonali: «Intervenire su richiesta dei residenti può essere un precedente pericoloso. Non perché non sia utile. Ma ci sono dei passaggi da rispettare, con piano aggiornato degli incidenti». Facendo intendere subito lo spirito con cui avrebbe affrontato la serata.

Punto per punto

Le frecciate di Mazzucchelli si sono infatti ripresentate punto per punto. Come al presidente dell’assise, Maurizio Tosatti, per la gestione delle comunicazioni («invito a leggere in maniera più precisa il regolamento da applicare»). Poi l’intervento sugli obiettivi legati alla mobilità sostenibile: «Bene che l’amministrazione vada in questa direzione, ma serve un piano. Siamo soggetti al traffico pesante, uno snodo che va alleggerito». Quindi l’idea di piazza e la necessità di metterci mano, come per piazza Don Spina («Siamo indietro coi lavori, facciamo attenzione»). E ancora: l’acquisto delle bici elettriche per la polizia locale? «Quando ero assessore io ho preso qualche vettura in più». Poi ci sono le scuole da sistemare «celermente». Sì, perché «si è trovato un modo per non sospendere l’attività didattica a causa delle infiltrazioni d’acqua che ci sono state, ma bisogna fare qualcosa». Fino al grande tema dell’illuminazione, visto che «il buio sta diventando un problema in alcune aree».

Maggioranza fragile

Insomma, il tipico approccio che avrebbe un attento consigliere d’opposizione. Se fosse in opposizione. Fattore che porta a respirare un’aria tesa, che non passa di certo inosservata. Lo ha detto anche Osvaldo Coghi (Forza Italia): «Sembra che ci siano disguidi e mancanza di comunicazione. Il clima appare differente rispetto a quanto si vuole far apparire dall’esterno». Ciò che emerge, quindi, è la chiara sensazione che la maggioranza stia camminando sul cristallo. Col rischio che si rompa da un momento all’altro.

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