CASSANO MAGNAGO – L’ex sindaco Nicola Poliseno fa il 2 con le dita, l’attuale Pietro Ottaviani lo zero. Insieme compongono il numero 20, quanti sono gli anni di attività festeggiati questa mattina sabato 17 giugno dalla piscina comunale di Cassano Magagno. E insieme dicono: «Il pubblico e il privato insieme possono fare grandi cose, grazie ad accordi ben scritti e chiari a tutela di tutti. E questo impianto sportivo è un esempio perfetto, erogando dal 2003 un prezioso servizio alla città».
La piscina di Cassano
Il progetto nacque da un’idea dell’allora sindaco Domenico Uslenghi che costruì il centro natatorio di via Pietro Nenni attraverso lo strumento del project financing, uno dei primi applicati in Italia. «Una soluzione che ha permesso di trovare un gestore serio, stabile e affidabile», hanno ricordato oggi Poliseno e Ottaviani durante i festeggiamenti del ventennale. «La piscina di Cassano, che non è solo piscina ma un centro sportivo di alta qualità con palestra e un’area verde relax, a distanza di 20 anni è ancora uno dei luoghi più belli e apprezzati dalla cittadinanza, molto frequentato e ricco di proposte per il benessere psicofisico».
Il Covid alle spalle
I gestori hanno dimostrato di avere le spalle larghe, superando indenni anche il periodo pandemico. Approfittando di una norma inserita nel Decreto Rilancio, il Comune ad aprile 2021 li ha premiati prorogando per altri tre anni la scadenza della concessione. La società Onda Gei Sport, meglio nota sotto il profilo commerciale con il marchio MioClub, potrà dunque rimanere all’interno del Centro natatorio polifunzionale di via Nenni fino al 7 novembre del 2034. «Il Covid ha messo a dura prova la struttura ma grazie alla stabilità del gestore, agli aiuti comunali e alla forte collaborazione pubblico privato, si è usciti dalla crisi e si ripartiti più forti di prima», ha sottolineato Poliseno, ricordando che la struttura è fortemente legata ai bisogni della città attraverso convenzioni con le scuole, gli asili e con la promozione dello sport verso le categorie più fragili.