Nuovo accuse al sindaco di Cassano: truffa allo Stato e appropriazione indebita

Cassano Magnago indagini Poliseno

CASSANO MAGNAGO – Truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita. Sono queste le nuove contestazioni formulate dalla procura di Busto Arsizio a carico del sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno già indagato nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra che vede coinvolti anche il vicesindaco Osvaldo Coghi, dell’ex sindaco di Gallarate Nicola Mucci e dell’ex amministratore unico della Sieco Antonio Frascella. Gli indagati sono accusati a vario titolo di turbativa d’asta, abuso d’ufficio e corruzione.

Cassa integrazione e truffa ai danni dello Stato

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Nella foto il sindaco di Cassano Magnago Nicola Poliseno

Al primo cittadino cassanese vengono ora contestati due nuovi presunti illeciti. Il primo, quello relativo alla truffa ai danni dello Stato, riguarda le 4 richieste per ottenere l’erogazione della cassa integrazione, durante il periodo Covid con centinaia di attività in pesanti difficoltà, per l’unica dipendente del suo studio di commercialista. Richieste andate a buon fine; non fosse che, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti (l’inchiesta vede in campo la Guardia di Finanza) la dipendente in questione avrebbe continuato a lavorare nonostante fosse formalmente in cassa. Di qui l’accusa, che la dipendente sentita in procura avrebbe confermato, di truffa ai danni dello Stato. La cifra al centro degli accertamenti non supererebbe i 4mila euro.

Appropriazione indebita in danno a Forza Italia

La seconda accusa, quella di appropriazione indebita, rientra anche nell’ambito politico. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti Poliseno nel 2019 avrebbe utilizzato il conto corrente del coordinamento cittadino di Forza Italia per pagare l’affitto del suo studio professionale. L’appropriazione indebita vedrebbe dunque quale vittima Forza Italia: il conto raccoglie i versamenti effettuati dagli iscritti per il mantenimento delle attività del partito. Anche in questo caso l’accusa ritiene provata la contestazione: sono infatti state trovate e sequestrate le matrici degli assegni in questione. Il reato è tuttavia procedibile a querela di parte. Del fatto è stato informato il consigliere regionale cassanese Angelo Palumbo (in quota a Forza Italia, appunto) che ha ancora due mesi a disposizione per decidere se presentare querela o meno. E’ per questa ragione che, il pubblico ministero, seppur a fronte di una eventuale futura impossibilità a procedere ha comunque contestato il capo di imputazione al primo cittadino.

Il difensore: tutto chiarito

Federico Papa, legale di Poliseno, intanto ribatte puntualmente alle nuove accuse: «Nessuno dei due capi di imputazione regge – spiega – Nel caso della truffa ai danni dello Stato il mio assistito ha richiesto, come tanti altri professionisti, la cassa integrazione in un momento in cui tutte le attività navigavano al buio. Ha sempre versato gli stipendi e nel momento in cui si è accorto che la dipendente un po’ lavorava da casa e un po’ andava in ufficio ha immediatamente chiesto la revoca della Cig. Lo ha fatto ben prima di sapere della contestazione: la revoca risale a gennaio, il capo di imputazione ci è stato notificato l’8 febbraio. Sul punto resta la questione contributi previdenziali che il mio assistito provvederà in tempi rapidissimi a rifondere». Sul fronte appropriazione indebita Papa parla invece «Di un mero errore – precisando – Che su quel conto il mio assistito è quello che versa di più, quindi potremmo anche dire che ha utilizzato i suoi soldi. Ma l’errore c’è stato, al di là della procedibilità o meno del reato contestato, ed è stato un errore commesso in buona fede. Anche in questo caso il mio assistito provvederà a restituire il denaro erroneamente utilizzato». Papa conclude sottolineando che «Poliseno ancor prima di avere in mano il capo di imputazione, all’epoca relativo alla sola corruzione, ha immediatamente chiesto di essere sentito dal pm per chiarire la sua posizione. Cosa che ha fatto per 8 ore consecutive».

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