Castellanza, centrodestra: «Basta silenzi sulla nuova centrale nell’ex Montedison»

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CASTELLANZA – Un’assemblea pubblica per fare luce sulla nuova centrale a gas per la produzione di energia elettrica nel polo chimico ex Montedison (nella foto). È quanto chiesto ieri, mercoledì 18 maggio, dal Centrodestra Unito per Castellanza dopo che da alcune settimane sono apparse le nuove ciminiere dell’impianto di cogenerazione.

«Soldi per bocce e lampioni, ma nessuna informazione»

«L’Amministrazione comunale – attacca il gruppo di opposizione – non ha fornito alcuna informazione dettagliata ai cittadini riguardo agli impatti che si potrebbero generare sulla salute dei castellanzesi e non solo. Si è limitata a dire che il Comune riceverà 203.000 euro, che saranno utilizzati per interventi di vario genere, dalla realizzazione di un campo di bocce al Buon Gesù (!) al rifacimento degli impianti di illuminazione di qualche giardino pubblico. Da più parti, alla sindaca Cerini è stato richiesto di dare informazioni su questo nuovo insediamento industriale ma, come sempre accade, lei non risponde o dice che non spetta a loro rispondere».

Per contro, la minoranza ritiene «proprio compito del sindaco spiegare gli effetti che impatteranno il territorio a seguito della realizzazione di questo nuovo impianto industriale» e chiede quindi un’assemblea pubblica a cui far intervenire i tecnici della Provincia «e qualunque altro esperto si ritenga necessario coinvolgere. Vedremo se di fronte a questa ennesima richiesta di agire con trasparenza, la maggioranza guidata da Partecipiamo si dimostrerà ancora sorda alle richieste della popolazione, di cui ci stiamo facendo portavoce, oppure se, almeno per una volta, permetterà ai cittadini di partecipare veramente».

Soragni: «Il sindaco convochi un’assemblea pubblica»

Nella lettera in cui chiede di convocare l’assemblea, inviata all’Amministrazione comunale di Castellanza, a quella di Olgiate Olona e al presidente della Provincia, il capogruppo del centrodestra castellanzese, Angelo Soragni, rileva come «il ruolo della precedente Amministrazione Cerini è stato determinante per l’autorizzazione della centrale di cogenerazione nel polo chimico di Castellanza; il benestare del Comune era un passaggio obbligato e l’Amministrazione ha provveduto con parere positivo. Non è pensabile, né tantomeno ipotizzabile, che il Comune abbia rilasciato un parere positivo senza conoscere i termini e i contenuti di quanto ha permesso e autorizzato» e lo invita a spiegare ai cittadini «la motivazione che ha determinato la richiesta, le condizioni che hanno permesso l’autorizzazione e di dare rassicurazioni in merito a eventuali condizionamenti ambientali».

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