Castronno, il sindaco Gabri: «Non chiudo una scuola. La “sposto” alla Pascoli»

CASTRONNO – «Non chiudo la scuola. Semplicemente “sposto” la Marconi di Sant’Alessandro negli spazi non utilizzati della Pascoli. E lo faccio convinto che questa sia la scelta giusta sotto tutti i profili: didattico, economico, educativo». Il sindaco Giuseppe Gabri apre il consiglio comunale con puntualità svizzera (ore 19 di oggi mercoledì 27 luglio), ascolta gli interventi dei consiglieri sui punti caldi della seduta e poi, con tono pacato, ma deciso, ha letto le motivazioni. Togliendosi anche un po’ di sassolini dalla scarpa.

Consiglio “affollato”

“Sindaco, ma perché chiude una scuola?”, chiediamo pochi minuti prima dell’inizio della seduta. Giuseppe Gabri si ferma due secondi a pensare la risposta, guarda il pubblico presente per una volta numeroso rispetto al trend di partecipazione delle sedute consigliari e dice: «Ho detto che chiudo la scuola per creare interesse. Vede che un po’ di gente è venuta. Ma in realtà non è vero. La scuola di Castronno rimane aperta».

Le ragioni del sindaco e i sassolini nella scarpa

Certo, nelle parole del sindaco c’è un pizzico di ironia. Che mette da parte quando, in consiglio, dà le motivazioni della scelta. Gabri, a quel punto, parte come un treno. «Ne ho sentite di tutti i colori. Da chi mi ha criticato perché uso i social per comunicare con i cittadini, alle motivazioni delle insegnanti, che si sono schierate per paura del cambiamento lavorativo. Oltre alla dirigente che si è permessa di convocare altri sindaci e ha cercato di farmi passare per incompetente. Abbiamo subito anche intimidazioni con lettere recapitate a casa di un consigliere di maggioranza per cercare di fargli cambiare idea».

E poi: «Nessuno però ha voluto ascoltare le vere ragioni – ha aggiunto Gabri – non chiudiamo una scuola. Prendiamo atto che i tempi sono cambiati e che con risorse sempre più ridotte dobbiamo gestire l’intera comunità. Abbiamo la Pascoli (stesso istituto comprensivo ndr) che può accogliere tutti gli alunni della Marconi. E ho trovato brutto il tentativo di far passare la Marconi come una scuola migliore rispetto alle Pascoli. In realtà stiamo parlando di una scuola unica. Semmai ci fossero differenza tocca alla dirigente mettere mano e riequilibrare l’eventuale squilibrio didattico. E poi, se la scuola di Sant’Alessandro è davvero un’eccellenza, dovrebbero esserci le liste di attesa. Invece i numeri sono diminuiti». Risultato: tutto il consiglio, compreso due consiglieri di minoranza su quattro hanno votato a favore della scelta dell’amministrazione.

Respinta anche la petizione

E’ stata anche respinta la petizione dei genitori nei quali si chiedeva di mantenere in vita la scuola Marconi. Una raccolta firma sottoscritta da 757 cittadini (non tutti di Castronno). Numeri che sono stati pesati, questo sì in maniera curiosa, dal sindaco. Il quale ha definito pesanti (e importanti) le adesioni raccolte porte a porta, mentre “poco convinte” quelle nel piazzale del supermercato. Questo per dire che «solo una minoranza della minoranza dei cittadini vuole tenere aperta la scuola di Sant’Alessandro. Il 95 percento dei castronnesi invece condivide la nostra scelta».

Due scuole sono un costo: mezza minoranza vota la chiusura

«Comprendiamo che tenere aperte due scuola possa essere un costo – ha spiegato Chiara Tarullo di Progetto Comune – ma questa amministrazione ha annunciato la decisione senza prima cercare il confronto e forse la possibilità di individuare una soluzione alternativa. Però a questo punto della situazione il voto sarà per la chiusura».

«Non possiamo più permetterci sprechi. Tanto più che ci hanno assicurato che gli spazi della Pascoli possono accogliere gli alunni della Marconi – Simone Bertoni di Progetto Comune – Illogico quindi avere spazi che non vengono sfruttati in tutte le loro potenzialità». E ancora: «Centralizzare il servizio potrebbe anche diventare un’opportunità di crescita per tutti. Anche per le insegnanti stesse».

I genitori: «Non ci fermiamo»

Grande la delusione dei genitori. Un po’ perché il sindaco ha anticipato a oggi il punto che «si sarebbe anche potuto discutere a settembre. E questo ha penalizzato la nostra petizione». Un po’ perché il dibattito in sala si è limitato alla lettura delle differenti posizioni. Ovvero: zero dibattito. «Oltre al fatto che il primo cittadino ha irriso la nostra petizione sminuendo il grande valore che invece ha».

Ma nonostante la decisione di chiusura i genitori non si fermano: «Chiederemo alla Provincia di stoppare questa decisione, andremo avanti a difendere la Marconi».

Le voci fuori dal coro

«Il sindaco è stato intempestivo nel comunicare la decisione – Luca Vasoli, consigliere di minoranza di Progetto Comune – La scuola non è un semplice luogo di istruzione, ma è uno dei pilastri della nostra società e della democrazia. Comprendo che all’interno del mio gruppo ci sono diverse sensibilità sull’argomento, ma personalmente sono contrario a questa decisione».

Alla posizione contraria espressa da Vasoli si è unito anche Roberto Tabano di Insieme per Castronno: «Stiamo parlando di una scuola che ha prospettive di crescita in termini di iscrizioni e non mi pare ci sia tutta questa necessità per chiudere la Sant’Alessandro».