Che errore associare l’economia circolare all’incenerimento dei rifiuti

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MAGNAGO – L’incontro istituzionale avvenuto in settimana con il presidente di Neutalia è stato particolarmente interessante e l’impressione è quella che si tratti di una persona con la quale è possibile interloquire e dialogare. Indubbiamente la mia posizione è completamente diversa dalla sua: non considero l’inceneritore una risorsa, non rappresenta una risorsa indispensabile per il territorio e per la Lombardia, sostengo che sia una fonte di inquinamento e di rischio cardiovascolare per i cittadini di Magnago e Bienate che può essere evitato.

Nel 2020 ho avanzato una serie di richieste e interrogazioni per ottenere una serie di dati in riferimento alla origine dei rifiuti inceneriti. Secondo le informazioni provenienti dal piano industriale di Accam, i rifiuti speciali aumenteranno sempre maggiormente nel corso degli anni e influiranno sempre di più sul bilancio della società. Saranno i protagonisti nella categoria dei rifiuti conferiti, quando per esempio i rifiuti urbani che vengono prodotti dai comuni soci diminuiranno a seguito di una raccolta differenziata sempre più spinta.

I dati ricevuti relativi ai conferimenti sono inconfutabili, allarmanti e sconcertanti e certificano l’esattezza delle supposizioni inerenti al fatto che l’inceneritore bruciava rifiuti esterni dai comuni soci, importando addirittura una percentuale importante di rifiuti speciali extraregionali, provenienti da Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Basilicata, Sicilia, Liguria, Abruzzo e Friuli-Venezia Giulia.

Nel 2019 sono stati conferiti in Accam 22.188 tonnellate di rifiuti speciali; di questi dai comuni soci solo lo 0,18%, mentre gli extraregionali si attestano al 33,84% (7.509 tonnellate) con la Liguria maggior fornitore con 7.094 tonnellate. Nel 2020 i rifiuti speciali extraregionali invece hanno costituito il 67,5%; il restante sono rifiuti che provengono da diverse provincie della Lombardia, soprattutto dalla provincia di Varese e Milano. È evidente che si tratta di rifiuti che percorrono centinaia di km, il cui trasporto è già di per sé responsabile della produzione di una quantità incalcolabile di Co2 e polveri sottili che si riflettono sul nostro territorio.

Parlare di economia circolare associata all’incenerimento dei rifiuti è un errore grossolano più volte ribadito anche a livello europeo, tant’è che gli inceneritori sono addirittura stati esclusi dai possibili destinatari di risorse del Pnrr, anche quelli a recupero energetico. Diventa assolutamente paradossale e patetico inneggiare all’economia circolare associata all’incenerimento di rifiuti extraregionali o che viaggiano per centinaia di km nella nostra regione.

Ho chiesto al presidente Falcone informazioni aggiornate sull’origine dei rifiuti di questi mesi e le previsioni connesse allo sviluppo dell’inceneritore. Sarei molto cauto a parlare di economia circolare quando per le strade di Bienate passano rifiuti provenienti da diverse regioni d’Italia.

Emanuele Brunini

Consigliere comunale Movimento 5 Stelle – Magnago

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