CHE MUSICA MAESTRO: “A Torino la Nona Sinfonia di Dvorak, ma speriamo di uscirne indenni”

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Donato Inglese 

“Che anno è, che giorno è….” Questa partita mi ricorda un po’ una canzone di Battisti, “I Giardini di Marzo”, anche se forse dovremmo ribatezzarli i Giardini di Dicembre. Sì perché il direttore d’orchestra Spalletti dopo aver fallito a metà l’entrata dell’ultima sinfonia con la Roma (delle riserve) potrebbe definitivamente arrestarsi venerdì sera ritornando sulla terra e riportando migliaia di tifosi interisti ad ascoltare la solita solfa da 7 anni a questa parte.

Buoni concerti, ma zero trofei

Si suona bene, il concerto è buono, i musicisti e solisti ci sono, ma i trofei tardano ad arrivare un po’ come in un concerto dove arrivando al finale mancherebbero le battute conclusive e si torna sempre al ritornello, senza mai arrivare a una fine. A Roma la solita Inter che si inceppa sul più bello anche grazie ai regali arbitrali: un rigore negato per fallo su Zaniolo, che avrebbe fatto svoltare la partita dalla parte giallorossa. Persic, oramai, da principe si è trasformato in un brutto anatroccolo. Icardi passato a secondo violino visto che per qualche attimo Keita si è dimostrato un primo violino, d’eccellenza, rubandogli la scena.

In scena Dvorak e la Nona Sinfonia

Tornando alla partita tra Juve e Inter la si potrebbe paragonare alla Nona sinfonia di Dvorak “Dal nuovo mondo”.  Eh già perché l’Inter potrebbe ritrovarsi da venerdì sera alle 22 e 30 in una nuova dimensione caratterizzata da -14 battute. Noi interisti ci auguriamo quantomeno di non perdere altre posizioni in classifica e chiediamo alla squadra di contrastare con energia i tenori Ronaldo, Dybala, Mandzukic e compagnia bella . Semmai come in un concerto per corno in tre tempi, Allegro, Adagio, Allegro Finale, dobbiamo cercare almeno di uscire indenni dal “Mozart Stadium”, il teatro dove purtroppo da anni si suona  la musica più celestiale d’Italia. Ora non ci resta che attendere il verdetto del campo e vedremo se il concerto andrà male o bene: sicuramente una cosa è certa; la buona musica in campo non mancherà di certo.

Che musica maestro Malpensa24