Ciclabile Pirandello-Alfieri a Busto, Rogora non desiste: «Le alternative? Solo utopie»

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Un tratto di viale Alfieri a Busto

BUSTO ARSIZIO – Le piste ciclabili sui due marciapiedi di viale Pirandello e viale Alfieri sono in stand-by, ma l’assessore alla viabilità Massimo Rogora non ha cambiato idea, nonostante le critiche di questi mesi: «A me va bene anche prendere le sberle, ma dalla discussione partita ad agosto ad oggi, ai primi di novembre, sono emerse solo soluzioni utopiche, come le ciclabili in via Orazio e in via Castelmorrone, che toglierebbero posti auto ai residenti». Insomma, alternative non ce ne sono, anche se Laura Alba, consigliere di Busto al Centro, chiede all’assessore perché l’amministrazione si sia «incaponita con la ciclopedonale Pirandello-Alfieri», invece di «iniziare da quelle sui viali più larghi, come viale Sicilia che è stato appena riasfaltato».

Il dibattito

busto voto giunta massimo rogoraIl tema della controversa ciclabile di Sant’Edoardo è stato al centro della discussione nella seduta di ieri, 4 novembre, della commissione bilancio-affari generali, dedicata al Documento unico di programmazione. Sollevato da Cinzia Berutti (Pd): «Si parla tanto di mobilità dolce e monopattini, ma senza piste dedicate e asfaltature ad hoc, ci prendiamo solo in giro». L’assessore alla viabilità Max Rogora garantisce: «Non ci tiriamo indietro, siamo propensi a rendere la città “green”, io sono favorevole alle piste ciclabili e con l’assessore all’ambiente Laura Rogora ci crediamo. Ma bisogna essere consapevoli che per ogni via che si va a toccare, o con il senso unico o togliendo i parcheggi, ci sono criticità».

Presente e futuro

In particolare, sulla pista di viale Pirandello e viale Alfieri, Max Rogora rimane convinto che «la soluzione di realizzarla sui marciapiedi era quella ottimale», anche se dopo le polemiche e le rimostranze del quartiere la maggioranza ha deciso che il progetto andasse rivisitato. Ma le alternative, sentenzia l’assessore, sono «soluzioni utopiche». Nel frattempo, assicura l’altra assessore Rogora (Laura), «i lavori per rifare i marciapiedi sono già stati appaltati», mentre il delegato all’urbanistica Giorgio Mariani rammenta che «dai primi progetti» sull’area delle Nord, che si affaccia proprio su Sant’Edoardo, «sono prioritari i discorsi ciclopedonali per riorganizzare la viabilità di quella zona. Non saranno pronti domani mattina, ma per il futuro ci stiamo già ragionando».

La visione d’insieme

Ma dall’opposizione si leva anche la voce di Laura Alba (BaC), che ribadisce: «Non capisco perché incaponirsi sulla pista ciclopedonale Pirandello-Alfieri. Non siamo contrari alle piste ciclabili, ma iniziamo a realizzare quelle più semplici, sui viali grossi dove c’è spazio sulla strada. Ad esempio in viale Sicilia e via Caprera, dove si sono asfaltate le strade e si è rifatta la segnaletica, senza disegnare i percorsi ciclopedonali». Massimo Brugnone (Italia Viva) invoca una «commissione ad hoc sulle piste ciclabili, con i progetti in una visione d’insieme su tutta la città», convinto che sia «giusto fare le piste per incentivare a ridurre l’utilizzo della macchina, ma se ragioniamo a singoli pezzi non ne usciamo più».

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