di Paolo Broggi
Meglio di così, non poteva cominciare. Prima corsa dell’anno e primo successo, infatti, per Giulio Ciccone che ha messo la sua firma sulla 57^ edizione del Trofeo Laigueglia, classica di apertura del calendario professionistico italiano. L’atleta abruzzese classe ’94, tesserato per la Trek Segafredo ma che in Liguria era in gara con la maglia della Nazionale azzurra, ha tagliato in solitaria il traguardo, dopo aver piazzato l’attacco decisivo a dieci chilometri dal traguardo, nel corso dell’ultima ascesa alla salita di Colla Micheri (da ripetere quattro volte nel finale). Uno scatto che gli ha permesso di liberarsi dell’eritreo Biniam Girmay Hailu (Nippo Delko Provence) e del piemontese Diego Rosa (Arkea Samsic), che in quest’ordine hanno completato il podio della classica ligure di categoria “Pro Series”.
«Sono molto soddisfatto, amo questa corsa e ci tenevo ad essere competitivo, ma essendo la prima corsa inevitabilmente ci sono sempre dei dubbi. Ho capito di star bene nei giri del circuito finale e ho giocato d’astuzia nell’ultima salita perché Diego Rosa pensava di essere forse il più forte e ha tirato un po’ di più e io sono partito in contropiede. Sono soddisfatto della condizione e della testa e anche un po’ della mia furbizia. L’anno scorso sicuramente avrei sbagliato, ora dopo tanti richiami sono diventato un po’ più astuto…».
Poi ringraziamenti e dediche: «Devo ringraziare gli altri azzurri della nazionale, un gruppo di giovani tutti molto disponibili, destinati ad un bel futuro. La vittoria la dedico a mamma Silvana, avevo già provato l’anno scorso nelle gare di fine stagione dopo la sua malattia, ma ero un po’ stanco dopo Giro e Tour e non sono riuscito a vincere. Volevo farle questo regalo e ci sono riuscito alla prima gara della nuova stagione. Il gesto del lancio degli occhiali sul traguardo? L’avevo fatto lo scorso anno in occasione della tappa vinta al Giro, è piaciuto e potrebbe diventare il mio marchio di fabbrica».
Con Ciccone sorride tutto il movimento ciclistico italiano: il successo dell’abruzzese, astro nascente del nostro ciclismo, fa ben sperare per una stagione che ha appena mosso i suoi primi passi.
Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb