Ciclismo. Parigi-Nizza: Nizzolo firma la volata nel silenzio

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Giacomo Nizzolo ha messo la sua firma sulla seconda tappa della Parigi-Nizza, vincendo di potenza una volata controvento e regolando il gruppetto di attaccanti selezionato da una tappa inaspettatamente spetttacolare. Per il secondo giorno consecutivo, la Parigi-Nizza ha regalato una mini classica del Nord. Dopo la prima parte della gara caratterizzata dalla pioggia e dalla fuga di Hivert e Diaz Gallego, la corsa è esplosa a 32 km dal traguardo con la nascita di un ventaglio voluto dalla Trek Segafredo di Nibali e Porte e dalla Bora Hansgrohe di Sagan e Ackermann.

Sfortunatissimo Julian Alaphilippe che a 27 chilometri ha forato ed è stato costretto ad attendere per lunghi istanti la sua ammiraglia, bloccata dietro il gruppetto degli inseguitori. E due chilometri più avanti c’è stata la caduta di Nairo Quintana (per lui escoriazioni al gomito, al ginocchio e all’anca destri), costretto a ripartire dopo qualche istante con la bicicletta che gli ha passato il fratello Dayer. I due al traguardo hanno pagato un ritardo di 1’25” dai primi.

Per Nizzolo si tratta della seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta al Tour Down Under in Australia.

Corsa strana, quella di ieri, perché è stata la prima a porte chiuse in terra di Francia: è entrato infatti in vigore il decreto del Ministero della Salute che vieta gli assembramenti con più di mille persone. Volata nel silenzio, quindi, senza applausi e senza urla.

Dopo la premiazione sobria e senza strette di mano, il trenunenne brianzolo ha spiegato: «Oggi è stata una di quelle tappe in cui bisognava rimanere concentrati dall’inizio alla fine, per le condizioni climatiche, la pioggia ed il vento. Sono riuscito a fare tutto bene, a restare davanti e a gestire la situazione abbastanza bene. Quando siamo arrivati vicino all’arrivo avevo buone sensazioni e sapevo che l’uomo più pericoloso era Ackermann, anche perché aveva tanti compagni di squadra; e sono riuscito a fare una buona volata».

E ancora: «Una vittoria che conferma il mio buon periodo di forma, iniziato già dall’Australia. Ho ricevuto davvero tanti messaggi da gente in Lombardia e in Italia, mi hanno scritto che sono riuscito a regalare loro un sorriso. E quindi dedico la vittoria a tutti coloro che stanno vivendo un momento difficile a causa del coronavirus, con l’augurio che possa risolversi al più presto».

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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