Cimiteri saturi, Busto libera spazio con estumulazioni e cappelle rimesse all’asta

BUSTO ARSIZIO – Cimiteri verso la saturazione, il Comune si fa largo a suon di estumulazioni, ovvero le estrazioni delle salme che non hanno più diritto ad occupare gli spazi concessi: è pronta una nuova ordinanza per autorizzarne 150, che serviranno a liberare altrettanti loculi le cui concessioni sono scadute e non rinnovate. Inoltre ci sono 12 tra cappelle e tombe di famiglia dismesse che verranno messe all’asta. E l’assessore delegato ai cimiteri Mario Cislaghi annuncia un tavolo con gli operatori delle onoranze funebri.

Presto nuove estumulazioni

ospedale unico Cislaghi
Mario Cislaghi

Mentre sono in corso le estumulazioni sulle concessioni scadute già negli anni scorsi, l’ufficio ha già predisposto un’ordinanza, che dovrà firmare il sindaco, per l’estrazione delle salme da 150 loculi nei cimiteri, dove non si sono trovati eredi intenzionati a rinnovare la concessione originaria, in molti casi già scadute da anni. Perché i camposanti sono vicini alla saturazione: con «le cremazioni ormai al 70%», come fa notare l’assessore Cislaghi, «cresce la richiesta di forni e cellette» per le urne, «ma paradossalmente anche quella di terreni per nuove cappelle e tombe di famiglia».

Cappelle all’asta

Altri spazi verranno messi a disposizione con la riassegnazione, tramite asta pubblica, delle cappelle e delle tombe di famiglia che giacciono abbandonate anche da molti anni. La prima asta è su una cappella abbandonata a Sacconago, con 28 posti. L’obiettivo, come spiega il dirigente del settore Roberto Brugnoni è «riutilizzarle ma anche valorizzarle», perché nei cimiteri ci sono «monumenti di notevole valore culturale, sottoposti ai vincoli della Soprintendenza».

Emergenza furti

E poi c’è un altro problema da affrontare, quello dei furti. «Vergognoso – rivela Cislaghi – fiori, lumini, statue, rame. Portano via di tutto, un fenomeno che dimostra l’inciviltà che c’è in giro». Cosa fare? «Forse si potrebbe mettere qualche telecamera agli ingressi come deterrente, ma non sarebbe risolutivo» ammette l’assessore, che annuncia anche la convocazione di «un tavolo con gli operatori del settore delle onoranze funebri per sentire le loro esigenze, con la consapevolezza che i cimiteri sono un tema delicato e complesso».

La polemica

Infine, rispetto alle polemiche su esumazioni (che sono invece le estrazioni delle salme dalle sepolture a terra) ed estumulazioni, il dirigente Brugnoni fa sapere che «quello di mettere i cartelli sui singoli sepolcri non è un obbligo, ma una scelta per rendere i cittadini più consapevoli rispetto agli avvisi sulle bacheche e sul sito. In caso di decadenza della concessione, viene inviato un avviso scritto e formale ai titolari per capire se c’è intenzione di rinnovarla». L’assessore Cislaghi promette «attenzione nei confronti delle famiglie, dato che la materia è sensibile», pur ammettendo che «a volte rintracciare i familiari è difficile» e che «pur avendo massimo rispetto, dopo anni dalla scadenza e dal mancato rinnovo» il Comune ha tutto il diritto di intervenire. In ogni caso l’ufficio cimiteri è «a disposizione per fornire informazioni, anche via email».

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