Inchiesta Sabaudia, intercettazione shock di Manzo: “Il Coronavirus ci ha salvati”

LUINO – “Grazie a Dio, grazie al coronavirus, cioè non sto bestemmiando eh”. A parlare presidente della Canottieri Luino e direttore generale del comitato Sabaudia MMXX Luigi Manzo (nella foto) intercettato nell’ambito dell’inchiesta “Sabaudia” che lunedì ha portato all’arresto del luinese e di altre 15 persone, tra cui anche la sindaca di Sabaudia Giada Gervasi.

I ritardi e la pandemia

Nel caso specifico, come riporta Repubblica, Manzo, indagato per turbativa d’asta in relazione alla preparazione dei campi di gara per la cappa del mondo di canottaggio a Sabaudia, parla al telefono con il capitano di fregata Sergio Lamanna, in quel momento comandante del Centro sportivo remiero della Marina Militare. L’intercettazione risale al 6 febbraio 2020: l’Italia viveva nella paura e nell’incertezza e l’allora premier Giuseppe Conte si preparava a dichiarare lo stato di emergenza e a chiudere l’intera nazione.

Secondo gli inquirenti per Manzo e i sodali l’affacciarsi della drammatica pandemia rappresentava al contrario una scappatoia perché per quella coppa del mondo che avrebbe dovuto lanciare Sabaudia nel mondo e avrebbe dovuto prendere il via di lì a poche settimane nulla o quasi era pronto.

Il rischio di un flop

Il Covid avrebbe “salvato” gli indagati da un flop colossale. A pesare sui ritardi nel farsi trovare pronti, secondo gli inquirenti, sarebbero state le manovre degli indagati per assegnare i vari incarichi a ditte a loro vicine. “L’incapacità gestionale degli indagati sommata all’attuazione del piano criminoso teso a favorire gli imprenditori piuttosto che l’interesse della collettività sono stati determinanti a far sì che il campo di gara non venisse ultimato nel termine stabilito”, riassume il gip Giorgia Castriota in sede di ordinanza di custodia cautelare. Di fatto il blocco di qualsivoglia attività dovuto alla pandemia ha fatto slittare la manifestazione al giugno 2021.  “Noi dobbiamo tenerci le nostre cose strettamente all’interno del nostro stretto giro… perché adesso le opposizioni… i contraristi, i figli di Maria li abbiamo in… anche perché la comunicazione la gestisco io e sulla pagina con Malagò (Giovanni Malagò, presidente del Coni estraneo alla vicenda) in piedi con il logo del Coni che dice là dispiace ma non c’era alternativa… ha chiuso la bocca a tutti…”, aggiunge ancora Manzo parlando con l’assessore di Sabaudia Innocenzo D’Erme.

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