Colombo (Lega): «Garantisti con Nino Caianiello»

 Colombo Lega Garantisti Caianiello

SESTO CALENDE – La difesa che non ti aspetti a Nino Caianiello è arrivata ieri sera, 21 luglio, come un fulmine a ciel sereno, in consiglio comunale a Sesto Calende. E’ la Lega, attraverso il consigliere regionale Marco Colombo, a chiedere di essere garantisti con l’ormai ex plenipotenziario di Forza Italia in provincia di Varese, arrestato a maggio 2019 con l’inchiesta Mensa dei poveri.

Dico nome e cognome

Una delle ultime uscite pubbliche di Caianiello a un evento politico prima di finire in carcere fu proprio a Sesto Calende, nel giorno della presentazione dell’attuale sindaco Giovanni Buzzi come candidato della coalizione. Senza citarlo direttamente, dall’opposizione è stato il capogruppo di Insieme per Sesto Roberto Caielli ad agitare lo spauracchio del mullah, scatenando la reazione di Colombo: «Io ci ho messo la faccia per i miei cittadini, per Giovanni Buzzi a fianco di Nino Caianiello. Perché tanto io dico nome e cognome della persona a cui lei in maniera meschina ha solo vomitato addosso delle brutte parole». E ancora: «Aspettiamo, siamo garantisti, non ci associ a nessuna persona che non ha avuto tre gradi di giudizio. E anche se un giorno subirà delle condanne io ho messo la faccia per i miei cittadini e per la politica. In tutti i partiti abbiamo delle persone che fanno i monelli. Se sarà colpevole la giustizia avrà fatto la sua parte».

Il paragone con Orsi

Il consigliere regionale ha poi fatto un parallelismo tra la vicenda giudiziaria di Caianiello e quella dell’ex ad di Agusta Westland, il sestese Giuseppe Orsi, prosciolto un anno fa dalla Cassazione dall’accusa di corruzione internazionale e false fatture in relazione a presunte tangenti per la fornitura di elicotteri all’India. Caianiello, ha ricordato il leghista, «è stato in carcere, così come è stato in carcere l’ingegner Orsi di Sesto Calende, un nostro stimato concittadino rimasto rinchiuso per 80 giorni ingiustamente e poi assolto per tre gradi di giudizio». Colombo però si è dimenticato di due particolari: il primo è che Orsi si è sempre proclamato innocente, mentre il mullah nel corso di una serie di interrogatori fiume avrebbe fatto una serie di ammissioni. E poi Orsi ha la fedina penale intonsa, mentre Caianiello nel 2017 è già stato condannato a tre anni per concussione con sentenza passata in giudicato in merito alla vicenda legata alla costruzione di un supermercato nell’area ex Majno di Gallarate.

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