Comi: al governo alleanza innaturale, ma avanti comunque col centrodestra

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Voto amministrativo di domenica 10 giugno  in tono minore. Che cosa ne pensa Lara Comi, eurodeputata, vice presidente del Ppe e coordinatrice provinciale di Forza Italia?
“In tono minore, direi proprio di no: è il primo banco di prova per il centrodestra dopo la separazione avvenuta con la formazione del governo”.

Secondo lei, dopo gli accordi della Lega con i Cinque Stelle, ci sono problemi di tenuta nel centrodestra?
“A livello locale l’alleanza è in salute. Non intravedo problemi tra i nostri candidati alle amministrative. E anche tra i leader nazionali il dialogo è proficuo”.

Siete voi di Forza Italia i primi a sostenere che l’intesa di governo è politicamente innaturale. Avete cambiato idea?
“E’ innaturale nei fatti. Fino al giorno prima, leghisti e grillini si sono ammazzati a parole. Mi auguro però che questa alleanza innaturale possa comunque portare del bene agli italiani”.

Non c’è il rischio che a lungo andare ci possano essere conseguenze anche qui, nel Varesotto?
“Parliamo di infrastrutture. Nel momento in cui questo governo non dovesse più dare soldi per le infrastrutture lombarde, è la stessa Lega che spacca. Per restare a noi, pensiamo a Pedemontana. Mi auguro che i nostri alleati al governo riescano a tenere la barra dritta”.

Insomma, seconda lei il governo giallo/verde non imploderà. E’così?
“Al netto dei cambi di rotta su Europa e euro, secondo me andrà avanti finchè non litigheranno Di Maio e Salvini”.

Silvio Berlusconi non l’ha presa bene.
“Il presidente Berlusconi ha invece agevolato la nascita di questo governo. Quello che è dispiaciuto è che un giovane leader abbia posto un veto sulla persona e non sui programmi. E per fortuna che dovrebbe essere in atto il cambiamento”.

L’immigrazione rimane un problema.
“Un enorme problema. Rimpatriare tutti in un colpo solo come sosteneva Salvini in campagna elettorale è tecnicamente impossibile. Come Ppe abbiamo approvato la vera riforma del trattato di Dublino”.

Cioè?
“In sintesi: rimpatri obbligatori pagati dall’Unione europea e non esiste che i richiedenti asilo devono essere gestiti al primo porto d’arrivo. Questa è la vera rivoluzione”.

Tra un anno si vota per le Europee.
“Mi auguro che Silvio Berlusconi si candidi. Per un semplice motivo: la sua vera riabilitazione avviene con il voto popolare, non con altro”.

I sondaggi danno Forza Italia in forte calo. Contromisure?
“Di sicuro Forza Italia deve rinnovarsi dandosi una organizzazione pratica al suo interno e riflettere su quanto accaduto in questi ultimi tempi. Berlusconi rimane imprescindibile ma ritengo debba essere affiancato da una squadra più forte e coesa sul territorio. I consensi torneranno”.

Onorevole, è davvero così fiduciosa?
“Ritroveremo consensi in virtù delle promesse che questo governo non riuscirà a mantenere”.

Qualcuno ipotizza l’esodo dei berlusconiani verso la Lega. Secondo lei?
“Di esodi simili ne abbiamo visti anche in passato. Chissà perché poi tutti tornano a casa. Sono dell’idea che Forza Italia debba rinnovarsi, ma chi usa il partito soltanto per opportunismo è meglio che se ne vada”.

Torniamo alle promesse del governo.
“Ho il sospetto che i pilastri del cosiddetto contratto di governo resteranno inattuati sino a dopo le Europee. Voglio dire, si cercherà di temporeggiare per eviare scelte impopolari. Sino a quel momento il governo sarà in campagna elettorale”.

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